(Berta si trova davanti, nell’angolo sinistro, seduta a tavola, leggendo in silenzio, mentre fa colazione. Oreste cammina lentamente, guardando delle fotografie che ha in mano. Ogni tanto ne gira qualcuna sotto sopra. Amalia si avvicina ad un melo e raccoglie una mela, dà un morso.)
(voce) Eroc: Ti piace?
Amalia: Eroc! (si guarda attorno) Dove sei?
Eroc: Sono qui, sull’albero.
(Il melo viene illuminato un po’. Si vede un serpente su un ramo)
Amalia: Sei un bellissimo serpente. Ti ho già fotografato così, come sei ora.
(Oreste le fa vedere una delle fotografie)
Oreste: Eccoti qui. Sei rimasto molto bene, in questa fotografia. Un serpentello molto carino.
(riprende a guardare le altre fotografie)
Amalia: Perché non scendi da quell’albero? Vieni e partecipa alla nostra quotidiana discussione. Oggi parleremo di cose molto importanti, e mi farebbe piacere che ci fossi anche tu. Andiamo a sederci di là. (indica la coperta floreale)
Eroc: Difficile per un serpente riuscire a sedersi. Andate voi, intanto.
Amalia: Verrai anche tu, dopo?
Ettore: Voi sistematevi sulla coperta, poi chiudi gli occhi.
(Oreste e Amalia vanno a sedersi sulla coperta. L’albero sparisce in mezzo alla nebbia. Ne viene fuori Eroc, con una rosa rossa in mano. Va vicino ad Amalia e le sfiora le labbra con la rosa. Oreste, a sua volta, sfiora la rosa con l’indice, allo stesso tempo)
Eroc: ‘E per te.
(Amalia apre gli occhi e prende la rosa, odorandola)
Amalia: Stupendi regali, che mi fai tu.
(Eroc le sorride)
Eroc: Mio generale, lieto di partecipare a questo incontro.
Oreste: Dunque… questa missione non è di certo una passeggiata, ma puoi avere almeno una garanzia da parte nostra: tu passerai alla Nuova Era. Quindi, quando arriva il momento, uscirai da questa caverna. Che tu lo voglia o no. Ma sicuramente lo vorrai. La tua missione, allora, è quella di convincere un considerevole numero di persone a seguirti. L’attuale era è destinata a concludersi, tra non molto.
Amalia: Quanto tempo abbiamo per svolgere la nostra missione? Quando si concluderà l’attuale era?
Eroc: Questa era finirà fra una dozzina di anni, ma tu hai soltanto qualche settimana per convincere alcuni a seguirti in quella nuova.
Amalia: Così poco tempo! Perché non posso averne di più?
Oreste: Cosa cambierebbe? Devono soltanto seguire il loro istinto.
Amalia: Cosa succederà a chi non vuole seguirmi?
Oreste: Rimane in questa era, senza la possibilità di accedere un giorno a quella nuova. Fra una dozzina di anni la natura si vendicherà dell’uomo, spazzandolo via da questo mondo.
Amalia: E perché non possiamo portare tutti “fuori dalla caverna” (virgoletta con le dita)?
Oreste: Rimanere o partire, cambiare o non cambiare, deve essere una scelta personale. Ognuno ha il diritto di scegliere. Libero arbitrio. Ed è giusto che sia così. Non c’è nessuno là in alto che faccia una selezione dei buoni e dei cattivi da mandare in paradiso o all’inferno. Chi decide di rimanere, vivrà l’inferno. Chi decide di partire, potrà costruire le basi del paradiso. Tra qualche settimana si aprirà una porta temporale qui, ad Alessandria, e chi varcherà quella soglia passerà alla Nuova Era.
Amalia: E dove si troverà quella porta temporale?
Eroc: Alla Cittadella.
Amalia: A volte tutto ciò mi sembra una celia.
Oreste: Perché?
Amalia: Per diverse ragioni, ma le principali sono: 1. Essere io a dover convincere la gente a varcare quella soglia. 2. Che questa porta temporale sarà proprio qui ad Alessandria, anziché chi sa dove. Di solito, nei film, queste cose succedono sempre in posti diversi, tipo Parigi, New York…
Oreste: Perché sono, appunto, soltanto dei film.
Amalia: Mio Dio!
(Amalia si alza, guarda Oreste ed Eroc e scoppia a ridere, sempre più forte)
Ah ah ah ah ah ah ah ah! Mio Dio!
Eroc: Cosa c’è da ridere?
Amalia: Ho detto “mio Dio”, capisci? Si può continuare ad esclamare una cosa del genere, nella Nuova Era?
Oreste: La gente dice “oddio” con lo stesso atteggiamento di quando dice “merda” o “cazzo”.
Amalia: Dio esiste?
Eroc: Il vostro non esiste più da tanto tempo. Invece il Creatore del vostro demiurgo vivrà per sempre.
Amalia. Non capisco ciò che mi stai dicendo.
Eroc: Questo lo dovrai capire da sola. Anche la scoperta della scintilla divina è un’azione individuale.
Amalia: La cercherò, dentro me. Non vale più la pena parlare di Dio.
Oreste: Saggia decisione. Andiamo avanti con la discussione pertinente alle nostre questioni.
Amalia: Devo quindi convincere un considerevole numero di persone ad entrare in quella porta temporale, che si troverà nella Cittadella. Quale sarà la data precisa?
Oreste: Il 22 dicembre, quando sorge il sole. Rimarrà aperta fino al tramonto.
Amalia: Ma manca giusto poco più di un mese e mezzo!
Eroc: Non sarai da sola. Avrai il tuo esercito. Presto lo conoscerai. È un esercito molto… particolare.
Oreste: Domani ti sarà tutto chiaro. Hai bisogno di un po’ di riposo. Oggi rimani qui, con noi.
Amalia: Ma tra un po’ è giorno!
Oreste: Shht. Rilassati. (le accarezza i capelli e la distende sulla coperta)
Amalia: Oreste?
Oreste: Dimmi.
Amalia: Questo è un sogno eccessivamente bello.
Oreste: Questo sogno ti merita.
(Berta mette il foglio che stava leggendo nella cartella nera, si alza e va via) (La luce diventa soffusa. Amalia viene accarezzata da Oreste ed Ettore, sensualmente)
Dal 11 dicembre 2021 al 21 gennaio 2022 la galleria E3 Arte Contemporanea presenta una selezione di opere dedicate al landscape.
Gli artisti esposti: Paolo Canevari, Serse, Arturo Vermi, Claudio Orlandi, Nadia Galbiati, Antonio Marchetti Lamera.
La selezione delle opere in questa mostra modificano l’idea tradizionale del landscape, attraverso i concetti di spazio e tempo, il paesaggio diventa interiore, razionalizzato, decostruito e reso essenziale.
Il tema affrontato il landscape è inteso sopratutto come luogo e spazio mentale, una nuova prospettiva ideologica attenta anche alla situazione ambientale odierna
Come gli scatti fotografici di Orlandi, realizzati ai teli tecnici di protezione dei ghiacciai. Questi teli sono immortalati riversi come drappi su un proscenio. Le stampe, in dimensioni panoramiche servono ad amplificare questa sensazione di engagement con l’osservatore.
I landscape di Paolo Canevari sono da lui raccontati:
“La serie di questi ultimi lavori si basa sull’uso di un materiale come punto di partenza per l’interpretazione dell’opera. In questo caso le macchie di olio esausto da motore di automobili, quintessenza dell’inquinamento, diventano un paesaggio per osmosi su pagine di vecchi libri. La mia è una riflessione sull’inquinamento in senso ampio. L’inquinamento della natura, ma anche quello delle notizie e del pensiero. La macchia che pian piano copre la nostra vita, e inquina il nostro quotidiano”.
I paesaggi di Serse sono attimi di natura, momenti improvvisi che sembrano destinati a sparire e modificarsi nel giro di un istante. L’artista ha insistito per giorni sul loro aspetto, fissando un’immagine che paradossalmente sembra sfuggire al nostro sguardo ma entrano direttamente nel nostro cuore come emozione sensoriale personale.
Importante l’indagine dei macro dettagli di Nadia Galbiati, le sue opere intendono creare nuovi luoghi in cui far vivere l’esperienza percettiva, fisica e concettuale del rapporto tra pieno e vuoto ,cercando di dare vita a un luogo esperienziale e relazionale.
Le ombre soffuse di Antonio Marchetti Lamera sono frammenti di paesaggio che si celano, diventano velati accenni di un ombra aniconica che dematerializza la forma rendendola impalpabile ed eterea.
Il paesaggio degli anni 1960 di Arturo Vermi cerca una calma ,un silenzio ,uno spazio bianco non per riempirlo ma per cercare uno spazio come un isola dove indicare il paesaggio essenziale interiore .
Il progetto perciò costituisce il pretesto per andare oltre all’aspetto visivo, portando a riflessioni e considerazioni più ampie ed articolate rispetto alla semplice esperienza contemplativa,dunque paesaggio non solo come tipologia artistica, ma come mezzo di analisi, carico di nuovi valori, in stretto dialogo con il presente.
Titolo: E3 Arte Contemporanea presenta Landscape Apertura: 11/12/2021 Conclusione: 21/01/2022 Organizzazione: E3 arte contemporanea Luogo: Brescia, E3 arte contemporanea Indirizzo : Via Trieste 30 – 25121 Brescia Orari: dal giovedì al sabato dalle 16 alle 19
“Assonanze, discordanze, forme e libertà di movimento al tempo del Nuovo Rinascimento” si mette in mostra il 6 Dicembre 2021 in Fabbrica del Vapore a Milano, terza ed ultima tappa con una nuova selezione di opere proposte dagli artisti della prima e della seconda collettiva, svoltesi al Castello Colleoni di Solza e alla Galleria Esposizioni Palazzo Ghirlanda Silva a Brugherio.null
Quest’ultima sede, la Fabbrica del Vapore, completamente differente ma altrettanto attraente ed attrattiva sia per la sua posizione in Milano sia per la sua storia di ex fabbrica di prodotti rotabili della ditta Carminati & Toselli, fondata nel 1899 e chiusa nel 1935.
L’attuale Fabbrica è stata riqualificata con il nome di Fabbrica del Vapore, nome che le deriva per l’utilizzo di numerosi macchinari industriali operanti a vapore durante i trentasei anni in cui è rimasta viva l’azienda industriale. La Sala delle Colonne, è la sede adatta, quindi, per esporre con più di quaranta artisti, con opere nuove di arte contemporanea, che ben si adattano ad un percorso totalmente differente ma più efficace per rendere ancora più uniche le opere proposte dagli artisti. Riconfermati gli autori stranieri provenienti dal Perù e dal Brasile.
Il curatore Claudia Migliore, ancora una volta, ha invitato due nuovi artisti, dall’Austria Peter Nussbaum noto per i suoi lavori riferiti alla Cosmoarte e da Città del Messico Maria Teresa Gonzalez Ramirez famosa per le sue installazioni di lampadine, utilizzando differenti materiali per rappresentare la sua ricerca riferita alla luce, i quali vanno così ad aggiungere e ad integrare un gruppo già esistente.
Artisti in mostra: Paki Paola Bernardi, Nicola Bertoglio, Daniela Borsari, Daniele Cabri, Manuela Carrano, Stefano Lorenzo Cavanè, Andrea Cereda, Manuel De Marco, Marcella Foccardi, Nadia Galbiati, Debora Garritani, Mariella Ghirardani, Maria Teresa Gonzalez Ramirez, Luisa Greco, Ricarda Guantario, Roberta Lattuada, Patrizia Lovato, Paolo Manazza, Mauro Mariani, Alfredo Mazzotta, Francesca Meloni, Lucrezia Minerva, Sara Montani, Andrej Mussa, Peter NussBaum, Maya Pacifico, Fabio Puelli, Debora Romei, Alessandra Rovelli, Ornella Rovera, Alex Sala, SantaSeveso, Luca Sartini, Jair Soares jr., Roberto Staffilano, Beba Stoppani, Mirela Strora, Red Tweny, Angela Velleca, Alice Zanin, Marcia Zegarra.
Testi critici alla mostra: Vittorio Raschetti, Claudio Rota, Claudia Migliore.
Fabbrica del Vapore – Sala delle Colonne dal 6 Dicembre 2021 al 26 Dicembre 2021 Inaugurazione il 9 Dicembre alle ore 17. Orari per il pubblico dalle 10 alle 17.30 Mostra di arte contemporanea a cura di Claudia Migliore Con il Patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia e co produzione di Fabbrica del Vapore Comune di Milano Progetto Associazione culturale AmAMi, Claudia Migliore e Mauro Mariani.
Breve video di auguri di Buon Natale da parte di Gabriele Stillitano e Cristiana De Giglio che hanno dato vita a un progetto molto interessante, innovativo, stimolante e divertente che vede la fusione tra la magia travolgente dei musical e il fascino ironico del burlesque in un unico format chiamato Musiclesque.
Nel prossimo anno saranno presentate masterclass dimostrative per avvicinarsi e provare a partecipare a questo progetto entusiasmante.
Ecco un breve video di auguri di Buona Natale da parte di Gabriele Stillitano e Cristiana De Giglio che hanno dato vita a un progetto molto interessante, innovativo, stimolante e divertente che vede la fusione tra la magia travolgente dei musical e il fascino ironico del burlesque in un unico format chiamato Musiclesque. Nel prossimo […]
Sabato 11 dicembre 2021 dalle ore 18,00 (nel rispetto della normativa vigente contro la diffusione del Covid-19),
il Gruppo Artistico alessandrino Ostinata Passione in collaborazione con il Laboratorio Acustico-corale di Alessandria presenta presso lo Spazio Social al primo piano del Palazzo Melchionni in via Migliara ad Alessandria ” Christmas Songs” che prevede alcuni tra i brani più famosi dedicati al Natale.
L’Associazione Culturale “ISIDE”, iscritta all’Albo delle associazioni del Comune di Alessandria, costituita nel 2011, appoggia un progetto culturale che fonde musica, teatro e danza nella molteplicità dei loro aspetti rappresentando significativi momenti di aggregazione e di crescita socio-culturale che possono fungere da veicolo trainante per affiancare il volontariato nelle sue molteplici forme dando valore fondativo del suo saper essere, nei valori che rappresenta e nella funzione di sviluppo della solidarietà e nella creazione di beni razionali
La “Scuola di Canto e Formazione al Musical” ha diverse materie Folk,Canto terapia, Musical e Pop e ha come obiettivo la formazione globale artistica per l’inserimento nel mondo dello spettacolo.
Corsi attivati 2021/2022:
Cantare in studio :
Un percorso di formazione in sala di registrazione con professionisti del settore indirizzato all’apprendimento del canto in sala d’incisione.
Essercitazione corale è musica d’insieme.
Canto pop, Musical.
Obiettivi: raggiungere un ottimo livello di preparazione sul canto, sulla teoria e lettura musicale. Pratica canto (tecnica vocale, respirazione, sviluppo dell’estensione, anatomia, stili e interpreti, igiene vocale, ear- training, canto Microfonico, costruzione d:i un proprio repertorio).
Viloncello, corso di Recitazione e Masterclass periodici per l’approfondimento delle materie indicate.
Il “ Laboratorio Acustico-corale” offre a chi partecipa di acquisire la tecnica giusta per ottenere soddisfazione nell’esecuzione del brano.
Inoltre la musica d’insieme e la partecipazione attiva sul palco scenico gratifica e promuove la crescita ed il benessere spirituale dell’individuo.
La vocal coach Monica Bursi dichiara : È un laboratorio di sperimentazione del suono e della musica d’insieme dove conta solo la voglia di fare e la passione. Non conta l’esperienza né la preparazione. Basta volerlo e… Musica sia!!!
Il Presidente
Gianni BRAGGION
Di seguito :
Locandina/invito
Fotografia di Monica Bursi Direttrice del Laboratorio Acustico-corale della Scuola di Canto e formazione al musical
Il volume contiene 64 fotografie realizzate durante il primo lockdown, con gli emozionanti testi di Danilo Arona, Rossana Balduzzi Gastini, Giovanna Calvenzi, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Barnaba Ponchielli.
Oltre ad essere una inedita e preziosa raccolta di “luoghi Alessandrini, in una situazione che speriamo irripetibile”, è un progetto di solidarietà, gestito con Lessico Familiare e CSVAA.
Grazie a sponsor e donatori che hanno interamente coperto i costi di stampa, i fondi raccolti dalla sua distribuzione, se deciderai di averlo, diverranno un tuo dono natalizio a 5 straordinarie organizzazioni che operano per i più bisognosi della città e gli Ospedali di Alessandria: IDEA, NESSUNO ESCLUSO, SAN VINCENZO, SOLIDAL, USPIDALET.
Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee
nel rispetto della normativa vigente contro la diffusione del Covid-19
Partecipazione consentita ai possessori di Green Pass Covid
ha organizzato la presentazione del libro di
Pier Franco QUAGLIENI
Dal titolo
“LA PASSIONE PER LA LIBERTÀ
Ricordi e Riflessioni”
Venerdì 10 dicembre 2021 alle ore 17,30 presso
Canottieri Tanaro, Via Vecchia dei Bagliani, 540 – Alessandria
Ha moderato Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione
Il quale ha commentato :
“Ho il piacere di ospitare nuovamente, presso la nostra Associazione, il Professor PIER FRANCO QUAGLIENI.
Per la terza volta il Professore presenta uno dei suoi lavori editoriali, avendo sempre conseguito grande consenso di pubblico il quale ha apprezzato, in modo particolare, la sua capacità di raccontare le vite di alcuni interessati e famosi personaggi.
Avremo così l’opportunità, ancora una volta, di confrontarci su temi di attualità prendendo spunto da momenti storici differenti, grazie alla lucida capacità di analisi del Professor QUAGLIENI che da sempre difende la libertà di pensiero e il pensiero liberale”.
LA PASSIONE PER LA LIBERTÀ Ricordi e Riflessioni
Il libro, con il rigore storico e la chiarezza che sono propri di Pier Franco Quaglieni, ci ricorda alcune figure della storia italiana recente: tra gli altri, Alfredo Frassati, Federico Chabod, Guido Ceronetti, Philippe Daverio, Vittorio Mathieu, Ottavio Missoni, Massimo Mila, Piero Ostellino, Giampaolo Pansa, ma affronta anche temi controversi della storia italiana, aiutandoci a liberarci dalle semplificazioni ideologiche manichee, da certi nuovi revisionismi che stanno emergendo e che soffocano la ricerca storica. Intende affermare il diritto alla piena libertà di opinione ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione, che non appare oggi così scontato. Le vulgate vecchie e nuove, figlie di un’ignoranza generalizzata, sono sempre in agguato. La passione per la libertà, che riecheggia un titolo pannunziano su Tocqueville, è un invito al rispetto di tutte le idee, uno dei cardini della civiltà liberale, oggi da troppi calpestata in nome di fanatismi politici che pensavamo appannaggio di un passato sepolto. Si aggiungono pagine autobiografiche che ripercorrono la storia liberale della famiglia dell’autore che contribuiscono a far conoscere da vicino la sua storia.
La copertina del libro raffigura una splendida opera di Ugo Nespolo.
Lo storico torinese Pier Franco Quaglieni si è soprattutto occupato di storia risorgimentale e contemporanea. Nel 1968 ha fondato, insieme ad Arrigo Olivetti e Mario Soldati, il Centro “Pannunzio”, schierandosi contro la contestazione, la violenza e la lotta armata degli Anni Settanta, rischiando di persona. Ha insegnato per molti anni a Torino e in altre città, è iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1968, anche se ne vorrebbe da sempre l’abolizione. A 47 anni è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’oro di Benemerito della scuola, della cultura e dell’arte e ha vinto molti premi a livello nazionale e internazionale. Nel 1999 ha ottenuto la nomina a cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica, la massima onorificenza dello Stato. È stato, tra l’altro, Vice Presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo. È apprezzato conferenziere in Italia e all’estero, anche se durante il lockdown è ricorso agli incontri da remoto dove ha ottenuto decine di migliaia di ascoltatori. Il sito personale www.quaglienipierfranco.it raccoglie decine di testimonianze su di lui.
Sabato 11 dicembre 2021 dalle ore 18,00 (nel rispetto della normativa vigente contro la diffusione del Covid-19),
il Gruppo Artistico alessandrino Ostinata Passione in collaborazione con il Laboratorio Acustico-corale di Alessandria presenta presso lo Spazio Social al primo piano del Palazzo Melchionni in via Migliara ad Alessandria ” Christmas Songs” che prevede alcuni tra i brani più famosi dedicati al Natale.
L’Associazione Culturale “ISIDE”, iscritta all’Albo delle associazioni del Comune di Alessandria, costituita nel 2011, appoggia un progetto culturale che fonde musica, teatro e danza nella molteplicità dei loro aspetti rappresentando significativi momenti di aggregazione e di crescita socio-culturale che possono fungere da veicolo trainante per affiancare il volontariato nelle sue molteplici forme dando valore fondativo del suo saper essere, nei valori che rappresenta e nella funzione di sviluppo della solidarietà e nella creazione di beni razionali
La “Scuola di Canto e Formazione al Musical” ha diverse materie Folk,Canto terapia, Musical e Pop e ha come obiettivo la formazione globale artistica per l’inserimento nel mondo dello spettacolo.
Corsi attivati 2021/2022:
Cantare in studio :
Un percorso di formazione in sala di registrazione con professionisti del settore indirizzato all’apprendimento del canto in sala d’incisione.
Essercitazione corale è musica d’insieme.
Canto pop, Musical.
Obiettivi: raggiungere un ottimo livello di preparazione sul canto, sulla teoria e lettura musicale. Pratica canto (tecnica vocale, respirazione, sviluppo dell’estensione, anatomia, stili e interpreti, igiene vocale, ear- training, canto Microfonico, costruzione d:i un proprio repertorio).
Viloncello, corso di Recitazione e Masterclass periodici per l’approfondimento delle materie indicate.
Il “ Laboratorio Acustico-corale” offre a chi partecipa di acquisire la tecnica giusta per ottenere soddisfazione nell’esecuzione del brano.
Inoltre la musica d’insieme e la partecipazione attiva sul palco scenico gratifica e promuove la crescita ed il benessere spirituale dell’individuo.
La vocal coach Monica Bursi dichiara : È un laboratorio di sperimentazione del suono e della musica d’insieme dove conta solo la voglia di fare e la passione. Non conta l’esperienza né la preparazione. Basta volerlo e… Musica sia!!!
Il Presidente
Gianni BRAGGION
Di seguito :
Locandina/invito
Fotografia di Monica Bursi Direttrice del Laboratorio Acustico-corale della Scuola di Canto e formazione al musical
AVVERTENZE: i visitatori devono essere muniti di GREEN PASS
Dopo il successo della delle prime cinque edizioni, torna REAL ART, progetto artistico, nato con l’idea di realizzare annualmente una pubblicazione-portfolio con opere uniche ed autografe di artisti contemporanei e l’intero incasso devolverlo in beneficienza ad enti del territorio.
L’edizione del volume #6, limitata a 130 copie (90 destinate alla diffusione), presenta lavori unici di:
ELISA CELLA
ENZO ESPOSITO
FERNANDA FEDI
AGOSTINO FERRARI
GAETANO FRACASSIO
GIOVANNA GIACHETTI
UMBERTO MARIANI
PETER HIDE 311065
PAOLA PEZZI
ISABELLA RIGAMONTI
FRANCESCO RIVA
GIORGIO TENTOLINI
MICHELE TOMBOLINI
GIUSEPPE VENEZIANO
Il progetto ha saputo coinvolgere artisti, stampatori, editori, giornalisti uniti nel nome dell’arte e dalla solidarietà. Il ricavato dell’alienazione, infatti, ogni anno andrà a sostenere un’associazione che opera senza fine di lucro sul territorio.
Il volume originale e interdisciplinare coinvolge artisti anche molto differenti tra di loro, invitati a confrontarsi, rimanendo aderenti al loro percorso artistico, al concetto di serialità all’interno di un lavoro “unico”, differente quindi per ogni volume.
Ciascun artista è presente nel volume con una doppia pagina: un’opera stampata ed una originale applicata, una sorta di piccolo museo su carta, che invita ad un rapporto anche tattile con il prodotto artistico.
Il progetto ha avuto, già nelle sue fasi embrionali, grande sostegno da parte di sedi museali ed istituzionali, tanto da inserire REAL ART all’interno di un percorso itinerante tra alcune realtà importanti della provincia. Il volume sarà disponibile nei bookshop del Museo MA*GA di Gallarate, Museo Bodini di Gemonio, Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca, Casa Museo Spazio Tadini di Milano, Galleria Villa Contemporanea di Monza, Museo Enrico Butti di Viggiù, spazio HEART – pulsazioni culturali- di Vimercate, Showcases Gallery di Varese, al Front desk della Meeting Art di Vercelli e in tutte le maggiori fiere d’arte italiane ed estere grazie a BiancoscuroArt Magazine di Pavia. Il progetto ha poi il supporto video da parte di Sergio Mandelli della galleria Mandelli Arte e “Praline”.
Una lunga rassegna tra le istituzioni coinvolte presenterà in fasi alterne il solo volume e/o il volume e le opere degli artisti coinvolti con importanti mostre e rassegne a partire da fine novembre 2021.
Scrive Lara Treppiede (Direttrice museo Civico Floriano Bodini – Gemonio) nella presentazione del volume:
“Un contenitore per documenti importanti, uno scrigno che custodisce opere altrettanto preziose. Non un catalogo, non un libro, ma un portfolio, racchiuso nella sua scatola, essenziale, ecologica, tanto semplice quanto sostanziosa. Questo il numero #6 di REAL ART, in linea con le edizioni che l’hanno preceduto. Continuità, serietà, determinazione, coraggio, impegno, passione per l’arte, desiderio di conoscenza e di dibattito: queste le motivazioni che muovono tale progetto espositivo, artistico e sociale fin dal 2015. Già allora il Museo Civico Floriano Bodini è stato presente e sostenitore dell’iniziativa, che ancora oggi trova spazio a Gemonio per la mostra collettiva dei protagonisti coinvolti nel susseguirsi delle edizioni. 14 per questo nuovo numero, che vede come sempre un dialogo aperto e diversificato, stimolante quanto innovativo. Lo spessore dell’arte si ritrova sfogliando il portfolio: matericità, elementi che si alternano, tecniche e messaggi che si intrecciano. Questo è quello che rimane oltre la mostra, lo stare vicini elogiando le diversità, unendosi in un progetto corale per esaltare il percorso e le potenzialità artistiche ricordando la forza del confronto. E ancora sorpresa e meraviglia nell’aprire e sfogliare REAL ART #6, un momento che si è fatto attendere per cause di forza maggiore, ma che oggi ci ricorda la bellezza e l’importanza della continuità e della presenza, di quella normalità e attesa di qualcosa che diamo per scontato ma che non sempre risulta essere così. Oggi torna REAL ART #6 e lo fa con tutta l’energia e l’entusiasmo che lo distingue”.
Scrive Renata Castelli (Conservatore Musei Civici Viggiutesi “E. Butti”) nella presentazione della mostra:
“Il progetto Real Art, coraggioso e solidale, acquista così un significato assai più profondo e coinvolgente: è una mostra d’arte contemporanea, con la presenza di grandi nomi affermati e di giovani di talento, ciascuno con il proprio indirizzo poetico, con la propria spiccata personalità. Ma è anche un progetto di collettiva solidarietà, di intelligente solidarietà: reale, immediata, che arriva a chi ha davvero bisogno.
Il portfolio, donato a fronte di un’offerta che ci auguriamo generosa, non è un libro, non è una rivista ma rappresenta un piccolo-grande scrigno d’arte.
E al Museo Butti di Viggiù le opere troveranno anche l’opportunità di dialogare, rapportarsi con ciò che gli artisti viggiutesi, testimoni ed eredi di una grandissima tradizione scultorea, hanno lasciato e di cui abbiamo il dovere di tramandare la memoria.
In questo rapporto tra tecniche e generi diversi, tra emozioni e suggestioni sempre nuove, il visitatore saprà trovare e scoprire spunti affascinanti e riflessioni profonde, come da sempre l’Arte sa suscitare in tutti noi”.
Per avere REAL ART # 6 e quindi i 14 pezzi unici di artisti internazionali, basta fare una donazione minima di €. 100,00 all’associazione U.N.I.T.A.L.S.I. SOTTOSEZIONE DI VARESE, LOC. BOSTO, ORATORIO SAN LUIGI, VICOLO MERA 2 – 21100 VARESE
IBAN IT47N0521610800000000083414 e poi ritirare la copia del volume presso i bookshop o i punti dedicati.
L’offerta è detraibile dalle tasse detraibile a norma art.14 D.L. 35/2005
REAL ART è un progetto di Franco Crugnola Studio di architettura, via San Martino, 11, Varese
BIOGRAFIE DEI 14 ARTISTI CHE PARTECIPANO E HANNO DONATO LE LORO OPERE AL PROGETTO REAL ART #6-2021
ELISA CELLA
Nata a Genova nel 1974, vive e lavora a Monza (MB).
Si è diplomata al liceo scientifico ed ha frequentato Matematica all’Università Statale di Milano. Ha iniziato a disegnare ad inchiostro su carta ai tempi dell’università e successivamente a dipingere. Più di recente ha iniziato a lavorare ad installazioni e sculture, in metallo e plexiglas.
Il suo lavoro si caratterizza formalmente con la costruzione di immagini partendo dalla ripetizione di cerchi di varie dimensioni: quando sono dipinti, sono cerchi fatti a mano libera, in cui il controllo e l’imperfezione sono entrambi dati fondamentali. Le immagini che rappresenta sono di solito di ispirazione biologica e rimandano a considerazioni filosofiche e gnoseologiche. Il mistero e lo stupore per la bellezza, fusi con la ricerca della conoscenza, sono il motore del suo lavoro.
ENZO ESPOSITO
Enzo Esposito nasce a Benevento nel 1946, dal 1980 vive e lavora a Milano. Dopo una fase di maturazione in un clima di arte concettuale e di rigore formale, è uno tra i primi artisti a intuire, alla fine degli anni ’70, il ritorno alla pittura attraverso gli “ambienti”. Al 1977 risalgono le prime installazioni, pitture eseguite direttamente sulle pareti delle gallerie, dove l’imponenza del colore crea forti coinvolgimenti emozionali. In quegli anni il suo lavoro viene notato da Renato Barilli che inserisce Esposito nel gruppo dei “Nuovi Nuovi”, coi quali negli anni ’80 parteciperà a numerose esposizioni collettive nei più importanti musei internazionali.
Il periodo successivo è segnato da un espressionismo astratto fatto di accese luminosità e campiture sempre più ampie e dilaganti. Le dimensioni quasi sempre monumentali delle sue opere servono all’artista per sottolineare il valore oggettivo della pittura come esperienza impegnativa e totalizzante, tanto per chi la crea quanto per chi la osserva.
FERNANDA FEDI
Vive ed opera a Milano. Studi artistici a Milano e Bologna (Laurea DAMS). Corsi di perfezionamento in Museologia e Museografia alla Facoltà Architettura di Milano e in Arte Terapia alla Civica Scuola Pedagogica e Sociale del Comune di Milano. Il suo percorso artistico ed i suoi approfondimenti nel campo dei gruppi artistici degli anni 70, della donna-artista e dell’arte terapia sono oggetto di studio per ricerche universitarie. Ha scritto il saggio “Collettivi e gruppi artistici a Milano”, “Ideologie e percorsi 1968-1985” Ed. Endas ed ha organizzato convegni e dibattiti su “Donna Arte” e “Creatività e Terapia”. Espone dal 1968 con presenze internazionali in Biennali e Quadriennali maturando una vasta bibliografia.
La sua ricerca artistica partita negli anni Settanta dal Periodo Strutturale 1970-78 e attraversata da una ulteriore ricerca sull’Idea di assenza 1979-82, è approdata ormai da molti decenni su un approfondimento della scrittura-segno abbinata alla musica, alla poesia, alla scrittura arcaica minoica, micenea, etrusca, egizia… e soprattutto a tutte quelle scritture non ancora decodificate, tema di gran fascino per l’artista: il non conoscibile, il non interpretabile.
Valorizza e pone in evidenza il “frammento”, il “segno spezzato” elevandoli quali componenti essenziali del “tutto” siano essi aniconici, musicali o poetici
AGOSTINO FERRARI
Milano, 1938. Attratto fin dall’infanzia dal mondo dell’arte, a ventuno anni decide di dedicarvisi completamente e nel 1961, con opere ancora legate ad una sfera naturalistica, inaugura la sua prima personale alla galleria Pater (Milano).
Nel 1962 con gli artisti Vermi, Verga, Sordini e La Pietra, dà vita al Gruppo del Cenobio che, pur essendo di breve durata, per Ferrari è un’esperienza fondativa: inizia qui la ricerca sul Segno che caratterizza tutta la sua opera.
Nel corso degli anni infatti il Segno viene declinato e indagato in molteplici modi: da un iniziale tratto scritturale si fa più plastico, per diventare poi fisico, entrare in relazione con la superficie del quadro e fuoriuscirne (Teatro del Segno); si trasforma poi in forma e interagisce con il colore e con la psiche, infine si libera da sovrastrutture e arriva ad esprimersi nella sua totalità.
Numerose, a partire dagli anni ’70, sono le esposizioni a livello nazionale ed internazionale. Agostino Ferrari vive e lavora a Milano.
GAETANO FRACASSIO
“Un apprendista stregone che divenne artista. Divenne il suo Io e la sua grande capacità di annusare il mondo restituendolo in sintesi metaforiche ed illusioniste. Un Io errante, emigrante, apolide. Un Io ospite più che cittadino. Un Io appeso, incastrato, mascherato, loquace, subitaneo e mai colto in flagrante. Un fedele ed integerrimo propugnatore di sé stesso in quanto medium. Un essere aperto e curioso del mondo, eppure tanto intimo e solitario, incatenato al senso dell’“io sono in quanto sento e faccio”.
Il suo nome è Gaetano Fracassio, artista enfaticamente poliedrico; nato attraverso il cinema, la televisione e la fotografia; formatosi nella musica, gravitante nella scultura, intimo alla pittura.”
GIOVANNA GIACHETTI
Giovanna Giachetti è nata a La-Chaux des Fonds nel 1964. Ha trascorso tutta l’infanzia in Nigeria, ha compiuto gli studi superiori in Svizzera, prima di frequentare l’Accademia Albertina di belle arti a Torino. Successivamente ha trascorso ancora molto anni in Africa.
Attualmente ha uno studio in Canavese e uno a Milano.
Dalla creta, alla quale via via ha inserito sempre più materiali di recupero, nel 2015 a seguito di un fortuito “incontro” con la lamiera, ha abbandonato la pratica del modellato per sperimentare esclusivamente la lavorazione della lamiera di ferro, fino ad ottenere vere e proprie installazioni fluttuanti nello spazio.
Da ultimo arriva il lavoro tessile, aereo, sospeso, che fiorisce anch’esso su di un materiale poverissimo e “brutto”, perché l’esigenza dell’artista è appunto quella di allargare lo sguardo verso dimensioni impreviste per recuperarle all’arte, restituendo loro una possibilità di essere viste acquistando una dimensione nobile.
Collabora anche alla realizzazione della Pala d’altare di San Giuseppe nella Basilica di san Pietro a Roma (altare centrale del transetto di sinistra).
Attraverso queste esperienze apprende la capacità di “lavorare in grande” capacità utilizzata per tutti gli anni a seguire. A partire dal 1965 inizia ad esporre in numerose Gallerie private sia in Italia che all’estero.
Nei Piombi, le esperienze più recenti, l’artista, conservando il tema a lui più caro, ovvero il panneggio, fornisce un’idea stilizzata e geometrizzata di questo soggetto. Ora non è più la citazione fastosa e ridondante delle pieghe barocche, ma forme più meditate suggeriscono una lettura più pacata ed intima di questo tema che senza ombra di dubbio è il più diffuso ed universalmente trattato in tutti i tempi della storia dell’arte.
Nei Piombi il panneggio ha perduto ogni forma veristica, si è come cristallizzato in linee rette che sicuramente volgono ad affermare una visione più idealistica, più simbolica.
PETER HIDE 311065
Peter Hide 311065 (Franco Crugnola) nasce a Varese nel 1965. Creativo di professione, concepisce e progetta con la moglie il primo e-book della storia nel 1992 (INCIPIT).
Collabora nel campo del design con importanti aziende quali SWATCH e ALESSI e rilevanti aziende nel settore dell’arredamento.
La sua passione per l’arte inizia negli anni ‘80 durante il suo “gap year” a NYC ove incontra e conosce i maestri della pop e della street art internazionale. Tornato in Italia inizia la sua carriera nel mondo dell’arte come artista indipendente.
È il precursore (insieme a G. Colosimo e C. Pietroiusti) di quella corrente artistica di carattere globale (definita da Luca Beatrice in uno dei suoi ultimi saggi “MONEY ART”), che attraverso l’uso sistematico di banconote nelle opere, utilizzate proprio come supporto-materia del lavoro, sonda il delicato rapporto tra società-economia, individuo-denaro, come “messaggio” di un malessere contemporaneo.
PAOLA PEZZI
Paola Pezzi è nata a Brescia il 10 ottobre 1963, vive e lavora a Milano. Nei primi anni Ottanta si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e segue, tra gli altri, i corsi di Zeno Birolli e di Luciano Fabro. Su invito di quest’ultimo e di Jole De Sanna, nel 1985 partecipa con altri esordienti ad un’esposizione negli spazi della Casa degli Artisti a Milano, alla quale seguiranno mostre collettive dell’importanza del Premio Saatchi & Saatchi al Palazzo delle Stelline, sempre a Milano nel 1988, con il conseguente acquisto di più opere, ora parte della celebre collezione londinese, di Examples. New italian art ai Riversides Studios, a Londra, e di FABBRICA, organizzata da Massimo Minini in un edificio industriale dismesso in via Apollonio a Brescia, entrambe nel 1989; o di Imprevisto, curata da Luciano Pistoi nel Castello di Volpaia a Radda in Chianti nel 1991.
La sua prima esposizione personale ha luogo nel 1990, nella Galleria di Franco Toselli, a Milano dove, oltre alla partecipazione a numerose rassegne collettive, terrà esposizioni individuali anche nel 1991, 1994, 2004 e 2009.
A partire dalla metà degli anni Novanta, il procedere di Paola Pezzi è segnato da importanti tappe, come la personale alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma nel 1995 e l’acquisizione di alcuni lavori, oltre che dalla stessa Galleria Nazionale, da parte di Giuseppe Panza di Biumo, nonché dalla collaborazione con gallerie quali Micheline Szwajcer ad Anversa, Victoria Miro a Londra, Simonis a Parigi, Toselli, Ca’ di Fra , Cardi e Galleria Blu a Milano, Massimo Minini a Brescia, G7 a Bologna, Dina Caròla a Napoli e Martano a Torino.
ISABELLA RIGAMONTI
Isabella Rigamonti nasce nel 1969 e dopo gli studi artistici ed un esordio nel campo pittorico figurativo, inizia un percorso di sperimentazione artistica di natura percettiva informale con tecniche e materiali espressivi inconsueti, che la porta, nel tempo, ad avvicinarsi alla fotografia.
L’artista da anni utilizza un linguaggio artistico originale in cui la fotografia è contaminata con il collage e rivolge la sua attenzione ad alcuni temi specifici.
I suoi “luoghi non luoghi”, abitati da architetture e personaggi dove gli equilibri fra gli spazi mutevoli diventano, grazie all’intervento artistico, aree di relazione e di immaginazione sorprendenti, ed i “riflessi”, in cui l’artista indaga le infinite possibilità che l’architettura ha di essere specchio storico e sociale e generatrice di contesti urbani sempre nuovi.
Negli ultimi anni ha intensificato la sua presenza nel settore artistico partecipando a numerose mostre personali e collettive in gallerie private e spazi museali.
Diverse sue opere sono presenti in musei pubblici e collezioni private.
FRANCESCO RIVA
Francesco Riva per gli amici Cecco, nato a Bogno di Besozzo e trasferito dall’età di 4 anni a Gemonio, e dalla maggiore età sono impegnato nella vita sociale del paese.
La mia passione è la fotografia di reportage, raccontare con le immagini è uno stato della mia personalità, dove la ricerca di simboli, di luoghi, di suoni, di gesti di persone hanno un significato di bellezza, che appaga una esigenza creativa.
Ho iniziato da ragazzo, con il regalo da parte dei miei genitori della prima macchina fotografica, la Bencini Koroll II. Con la ricerca delle vecchie fotografie del paese, l’allestimento delle mostre di Gemonio nel tempo… e l’organizzazione di corsi di fotografia per le scuole la passione è cresciuta. Ero un giovane presidente della Pro Loco e l’entusiasmo non mancava, in un periodo in cui la fotografia viveva uno dei momenti più interessanti e creativi della sua storia recente. Da qualche anno sono diventato videoamatore, ho esposto in mostre fotografiche, ho partecipato come reporter ufficiale alla spedizione umanitaria dei clown-dottori di Ridere per Vivere nelle isole di Capo Verde. Ho conosciuto artisti, ho ascoltato storie di persone invisibili e le ho raccontate, ho stretto nuove amicizie e … non ho ancora finito.
GIORGIO TENTOLINI
Casalmaggiore (Cr), 1978. Dalla studiata sovrapposizione di ritagli su strati di rete metallica riemergono, con la consistenza di impalpabili visioni, le gradazioni chiaroscurali delle istantanee che lo scatto fotografico dell’artista ha sottratto al frastuono mediatico della contemporaneità: anatomie, volti di jeunes-filles e manichini, soggetti della statuaria classica e la struttura architettonica di appartamenti vuoti.
Fin dai primi anni 2000 il suo approccio analitico alla visione lo porta suddividere l’immagine in livelli di luminosità, scanditi nell’acetato, nel plexiglass, nella carta nelle reti in pvc e nel tulle. Le opere in rete metallica (2016-2021) rappresentano l’apice di questa ricerca espressiva. Il gioco di intreccio, sfasatura e sovrapposizione dei moduli esagonali che compongono la maglia delle reti si trasforma nella trama percettiva attraverso la quale l’occhio coglie i tratti distintivi del soggetto, strutturato dalla stratificazione delle zone di luce e ombra. Vincitore del Premio Nocivelli, del Premio Rigamonti nell’ambito del Premio Arti Visive San Fedele di Milano, del Premio Paratissima Torino, l’artista ha esposto a Londra, Berlino, Amsterdam, nel Principato di Monaco, in Grecia e negli Stati Uniti. Nel 2014 una sua opera entra nella collezione permanente del MAR di Ravenna. Nel 2018, come finalista del Premio Cairo, curato dalla rivista Arte, espone al Palazzo Reale di Milano
MICHELE TOMBOLINI
Michele Tombolini (1963) è nato e cresciuto a Venezia. Ha cominciato i suoi studi dell’arte all’Istituto Statale Arte di Venezia. Tombolini ha lavorato tra tante discipline artistiche diverse. I quadri – ad olio e mix media su canvas sono al centro del suo lavoro. Avendo con sé un team di grafici e fotografi la sua sperimentazione varia da sculture video art collage installazioni video e fotografia pur mantenendo saldo il suo linguaggio, il suo messaggio e la sua riconoscibilità.
L’aspetto sociale ha una posizione centrale per l’arte di Tombolini, e per questo motivo lui definisce suo lavoro come Social Pop. Tombolini viene invitato alla 55° Biennale di Venezia al Palazzo Bembo nel 2013 assieme ad artisti di fama mondiale, quali Hermann Nitsch, Yoko Ono, Roman Opalca, dove l’artista veneziano presenta un ’installazione riguardo la violenza sulle donne
Nel 2015 Tombolini crea un’installazione murales– Butterfly, a Berlino. Un’installazione di 18×13 metri riguardante l’abuso dei minori nel Mondo. Questa installazione che fa parte del ciclo Indelible Marks è visibile tuttora a Krossenerstrasse 36 Berlino, ma ciò ‘che caratterizza l’opera è l’utilizzo della realtà aumentata. Tombolini è rappresentato da molte gallerie internazionali e in Italia, Hong Kong, Miami e Oslo Londra, Milano Venezia. Nel 2019 durante la Biennale di Venezia installa il suo manichino “la mendicante” trasformato in una “barbona” con la borsa griffata e lo posiziona a fare la carità’ in centro storico per sensibilizzare la nuova povertà’. Nel 2020 applica la sua X alla bocca della migrante di Banksy (murales di San Pantalon a Venezia) per rafforzare il messaggio del grande artista street inglese.
GIUSEPPE VENEZIANO
Giuseppe Veneziano nasce a Mazzarino (CL) il 22 febbraio del 1971. Si laurea in architettura nel 1996 presso l’Università di Palermo. Durante gli anni degli studi universitari collabora per diverse testate giornalistiche (Giornale di Sicilia, La Sicilia, Stilos). Parallelamente all’attività di architetto realizza dei fumetti per alcune case editrici (Paruzzo Editore, Il Capitello Editore). Dal 2000 al 2002 è Direttore Didattico e Docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti “Giorgio de Chirico” di Riesi. Dal 2002 si trasferisce definitivamente a Milano, dove attualmente vive, per dedicarsi all’attività di pittore e insegnante. Nel 2006 realizza la sua prima mostra importante nella Galleria “Luciano Inga Pin” a Milano. Nel 2007 partecipa alla VI Biennale di San Pietroburgo; nel 2008 è tra i venti artisti invitati a rappresentare l’ltalia alla mostra “Artâthlos” in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici di Pechino; nel 2009 partecipa alla IV Biennale di Praga; Nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 viene invitato alla Biennale d’Arte Contemporanea Italia-Cina, Villa Reale di Monza. Nel 2015 partecipa alla mostra “Tesori d’Italia”, EXPO 2015, Milano. Dal 2016 insegna presso l’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como.
Dalla critica e dalle riviste di settore è riconosciuto come uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana” e del gruppo “Italian Newbrow”.
REAL ART è un progetto di Franco Crugnola Studio di architettura, via San Martino, 11, Varese