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BIENNALE D’ARTE DI ALESSANDRIA OMNIA III EDIZIONE MEETING IN AL


Fabrizio Priano, presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente Laboratorio di Idee
e della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA
in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria – Asti ha il piacere di annunciare:
dal 15 ottobre al 27 novembre 2022
MEETING IN AL Racconti di fotografia, pittura, scultura
mostra della
Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2020 – 2022
inaugurazione
sabato 15 ottobre 2022 ore 17.00
a cura di
Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee
con l’ausilio di
Giorgia D’Andrea, Riccardo Fadini, Cornelia Ghita, Giorgia Pruneri, Giovanni Stefano Rossi, Carla Zambelli
organizzazione
Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee Camera di Commercio di Alessandria – Asti
con il supporto di
Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia
con il patrocinio di
Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Alessandria
presso
Palazzo del Monferrato
via San Lorenzo 21 in Alessandria

La pausa forzata imposta dalla pandemia da Covid-19 ha impedito il rispetto del calendario previsto per gli appuntamenti della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2020-2022 rimandando la sua inaugurazione dal 2020 al 2022. Esaurite le restrizioni e riprogrammata l’agenda espositiva, può ora finalmente aprire la mostra della Biennale intitolata Meeting AL. Racconti di fotografia, pittura, scultura l’esposizione che, con la contemporanea mostra ufficiale Frequenze in superficie. Frammentazione, moltiplicazione e proiezione della materia cromatica, Meeting AL. Racconti di fotografia, pittura, scultura, costituisce il nucleo centrale della manifestazione alessandrina.
Dopo le tre prestigiose mostre collaterali, susseguitesi tra il mese di novembre del 2019 e il mese di marzo del 2020 – In the matter of color. Addamiano, Biasi, Pinelli, Simeti cui hanno fatto seguito Sandi Renko. Fuori dalle righe. 1969-2019. 50 anni di percezione visiva e Paolo Masi. Pittura, vibrazione e segno. 60 anni di ordinata casualità – l’Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, con l’organizzazione della Camera di Commercio di Alessandria – Asti, si è avvalsa dell’ausilio di Giorgia D’Andrea, Riccardo Fadini, Cornelia Ghita, Giorgia Pruneri, Giovanni Stefano Rossi e Carla Zambelli, ex-studenti nell’Anno Accademico 2019-2020 del Corso di Didattica dei Linguaggi Artistici del prof. Matteo Galbiati nel Biennio Specialistico dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, per realizzare un progetto interamente dedicato al territorio di Alessandria.
Oltre trenta artisti, nati o residenti ad Alessandria e dintorni – ma anche legati da rapporti di scambio o collaborazione con le sue istituzioni e personalità – si ritrovano uniti in una mostra che espone il loro specifico linguaggio, la traduzione delle loro emozioni e la loro fiducia nell’arte come mezzo per fermare e rilanciare nello sguardo altrui le emozioni.
Bruno Appiani, Manuela Bausone, Bicky, Ada Brunazzi, Riccardo Cassola, Sergio Cerini, Giovanna Chiaramonte, Albina Dealessi, Vittorio Destro, Mario Di Marco, Nunzio Dirutigliano, Monica Dorato, Alessandro Fabbri, Franco Fasulo, Massimo Fergnani, Carlo Ferrara, Fulvio Ferrua, Simone Fontana, Luca Fronzoni, Fabio Gagliardi, Silvia Grillone, Lorella Libralesso, Renato Luparia, Loredana Mantello, Alessandra Mighetto, Roby Novello, Fabio Pieri, Roberta Pizzorno, Nadia Presotto, Elisa Raccagni Giordano, Giancarlo Raina, Daniele Robotti, Giuliano Saba, Niki Taverna, Gino Vercelli, Gianluca Verzetti e Giusy Virgilio mettono a nudo le sincere verità della loro poetica.
La mostra, senza un orientamento tematico preciso, è, proprio per questo, aperta a infinite sfaccettature che danno continuità alle interpretazioni spontanee della fotografia, della pittura e della scultura mettendo assieme esperienze così diverse tra loro. Tutte le opere nell’insieme risuonano, per varietà, in un’esperienza corale che ci raccontano non solo degli artisti, ma, perchè no, pure con una certa dose di leggerezza e libertà, anche di noi.
Sottolinea con soddisfazione Fabrizio Priano presidente dell’Associazione:
“Possiamo dirlo, finalmente il quarto e il quinto appuntamento, presentati in simultanea, della Biennale Omnia 2020 prendono il via e ci permettono di concludere il percorso artistico, espositivo allora pensato. Dopo la mostra di apertura della Biennale dal titolo In the matter of color con esposizione di opere di Addamiano, Biasi, Pinelli e Simeti, la seconda mostra, una personale di Sandi Renko e la terza mostra, una personale di Paolo Masi, avrebbero dovuto partire la quarta e la quinta mostra, una con artisti internazionali e una, diciamo così, a Km zero, con artisti locali o comunque artisti “amici” di Libera Mente Laboratorio di Idee, poi arrivò la chiusura totale, causa pandemia ed il resto è storia.
Inauguriamo l’ultimo appuntamento il 15 ottobre 2022, di una biennale che è durata due anni, ma questi non sono stati tempi normali per cui è già una bellissima cosa ritrovare ora questa nuova normalità. Le due mostra principali ci portano in una panoramica dello stato dell’arte in questi tempi, una vetrina sull’arte contemporanea che sono convinto, il pubblico apprezzerà sicuramente. Frequenze in superficie e Meeting in AL, con i loro diversi accenti, ci permettono di introdurre sempre più Alessandria nel circuito internazionale dell’Arte e di permettere, soprattutto agli alessandrini, di usufruirne gratuitamente. Ringrazio il curatore della manifestazione Matteo Galbiati per la sua grande competenza e professionalità, gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia nonché Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria – Asti e il suo staff per la preziosa collaborazione.”
Questa apertura attiva, dinamica, colorata e vivace risponde alle linee guida e ai principi che muovono lo spirito che da sempre contraddistingue tutte le attività dell’Associazione Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee. L’attenzione per il territorio in cui si radica trova in Meeting AL. Racconti di fotografia, pittura, scultura un esempio di quel dialogo attivo che promuovere momenti di incontro, e confronto ogni livello e a ogni grado.
Le opere in mostra sono state tutte selezionate dall’Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, con Giorgia D’Andrea, Riccardo Fadini, Cornelia Ghita, Giorgia Pruneri, Giovanni Stefano Rossi e Carla Zambelli, che, in occasione di un’attività didattica, si sono misurati in una delle loro prime esperienze formative in ambito curatoriale.

SCHEDA TECNICA
Titolo:
Meeting in AL. Racconti di fotografia, pittura, scultura
(mostra della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2020 – 2022)
Periodo:
15 ottobre – 27 novembre 2022 | Inaugurazione sabato 15 ottobre 2022 ore 17.00
Artisti:
Bruno Appiani, Manuela Bausone, Bicky, Ada Brunazzi, Riccardo Cassola, Sergio Cerini, Giovanna Chiaramonte, Albina Dealessi, Vittorio Destro, Mario Di Marco, Nunzio Dirutigliano, Monica Dorato, Alessandro Fabbri, Franco Fasulo, Massimo Fergnani, Carlo Ferrara, Fulvio Ferrua, Simone Fontana, Luca Fronzoni, Fabio Gagliardi, Silvia Grillone, Lorella Libralesso, Renato Luparia, Loredana Mantello, Alessandra Mighetto, Roby Novello, Fabio Pieri, Roberta Pizzorno, Nadia Presotto, Elisa Raccagni Giordano, Giancarlo Raina, Daniele Robotti, Giuliano Saba, Niki Taverna, Gino Vercelli, Gianluca Verzetti, Giusy Virgilio
A cura di:
Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, Alessandria
Con l’ausilio di:
Giorgia D’Andrea, Riccardo Fadini, Cornelia Ghita, Giorgia Pruneri, Giovanni Stefano Rossi, Carla Zambelli ex-studenti del corso di Didattica dei Linguaggi Artistici del prof. Matteo Galbiati – Biennio Specialistico, Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia (Anno Accademico 2019-2020)
Organizzazione:
Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, Alessandria Camera di Commercio di Alessandria – Asti
Con il supporto di:
Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia
Con il patrocinio di:
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Alessandria
Camera di Commercio di Alessandria – Asti
Sede:
Palazzo Monferrato
via S. Lorenzo 21, Alessandria
Orari:
sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00; chiuso da lunedì a venerdì; aperture speciali previo appuntamento e conferma
Ingresso libero

Info:
Palazzo del Monferrato +39 0131 313400 info@palazzomonferrato.it http://www.palazzomonferrato.it

BIENNALE D’ARTE DI ALESSANDRIA OMNIA III EDIZIONE FREQUENZE IN SUPERFICIE


Fabrizio Priano, presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente Laboratorio di Idee
e della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA
in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria – Asti ha il piacere di annunciare:
dal 15 ottobre al 27 novembre 2022
FREQUENZE IN SUPERFICIE Frammentazione, moltiplicazione e proiezione della materia cromatica
mostra ufficiale
Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2020 – 2022
inaugurazione
sabato 15 ottobre 2022 ore 17.00
a cura di
Matteo Galbiati
con l’ausilio di
Giorgia D’Andrea, Riccardo Fadini, Cornelia Ghita, Giorgia Pruneri, Giovanni Stefano Rossi, Carla Zambelli
organizzazione
Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee Camera di Commercio di Alessandria – Asti
con il supporto di
Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia
e con
ArteA, Milano
Arteam | Associazione Culturale, Albissola Marina (SV) Bonioni Arte, Reggio Emilia
Dep Art Gallery, Milano
Ferrarin Arte, Legnago (Verona)
Kromya Art Gallery, Verona – Lugano (Svizzera) Lara e Rino Costa Arte Contemporanea, Valenza (AL) LC Contemporary Art, Aicurzio (MB)
con il patrocinio di
Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Alessandria
presso
Palazzo del Monferrato
via San Lorenzo 21 in Alessandria

La pausa forzata imposta dalla pandemia da Covid-19 ha impedito il rispetto del calendario previsto per gli appuntamenti della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2020-2022 rimandando la sua inaugurazione dal 2020 al 2022. Esaurite le restrizioni e riprogrammata l’agenda espositiva, può ora finalmente aprire la mostra ufficiale intitolata Frequenze in superficie. Frammentazione, moltiplicazione e proiezione della materia cromatica, l’esposizione che, con la contemporanea mostra Meeting AL. Racconti di fotografia, pittura, scultura, costituisce il nucleo centrale della manifestazione alessandrina.
Dopo le tre prestigiose mostre collaterali, susseguitesi tra il mese di novembre del 2019 e il mese di marzo del 2020 – In the matter of color. Addamiano, Biasi, Pinelli, Simeti cui hanno fatto seguito Sandi Renko. Fuori dalle righe. 1969-2019. 50 anni di percezione visiva e Paolo Masi. Pittura, vibrazione e segno. 60 anni di ordinata casualità – il curatore Matteo Galbiati, con l’organizzazione dell’Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee e della Camera di Commercio di Alessandria – Asti, firma il nuovo progetto che riporta l’arte contemporanea a Palazzo del Monferrato, ormai luogo cittadino deputato alla cultura artistica del presente.
La mostra è una collettiva che, in linea naturale con i temi presentati nelle due precedenti edizioni della Biennale, attiva un dialogo tra le opere di 22 artisti internazionali contemporanei – Artán (Shalsi), Vittorio Asteriti, Alessio Barchitta, Luca Bonfanti, Amanda Chiarucci, Davide Maria Coltro, Fabrizio Ferrari, Emanuela Fiorelli, Nadia Galbiati, Lev Khesin, Luca Marignoni, Donald Martiny, Paolo Minoli, Gottardo Ortelli, Paola Pezzi, Pope (Giovanni Galli), Eva Reguzzoni, Lucrezia Roda, Camilla Rossi, Paolo Scirpa, Regine Schumann, Wolfram Ullrich – a riflettere sulle modalità narrative del colore attraverso una selezione di opere assai diversificate, per materiali e tecniche, che ne raccontano il “complesso esercizio materico”.
La materia e le sue possibilità intuite, poi rese evidenti attraverso le peculiarità con cui è trasformata, rende manifesto il superamento degli abituali confini del quadro: pittura, scultura, installazione, fotografia e nuovi media sono presenti per poter definire un viaggio di esperienze attraverso l’evoluzione visiva della sostanza cromatica intesa come frammentazione, moltiplicazione e proiezione. In questo senso proprio queste parole comprese nel sottotitolo aiutano a comprendere la linea guida dell’interpretazione formale data al tema. Una traccia che viene completata poi dallo sguardo del pubblico capace di accogliere e definire relazioni, accostamenti, similitudini.
La collaborazione tra l’Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, ideatrice e promotrice della Biennale, e la Camera di Commercio di Alessandria – Asti, proprietaria dello storico Palazzo che ha ospitato tutte le mostre, conferma e ribadisce la volontà di non trascurare l’importanza di sollecitare l’urgenza e la necessità di queste riflessioni attraverso un dialogo aperto, in questo senso, Fabrizio Priano presidente dell’Associazione afferma:
“Possiamo dirlo, finalmente il quarto e il quinto appuntamento, presentati in simultanea, della Biennale Omnia 2020 prendono il via e ci permettono di concludere il percorso artistico, espositivo allora pensato. Dopo la mostra di apertura della Biennale dal titolo In the matter of color con esposizione di opere di Addamiano, Biasi, Pinelli e Simeti, la seconda mostra, una personale di Sandi Renko e la terza mostra, una personale di Paolo Masi, avrebbero dovuto partire la quarta e la quinta mostra, una con artisti internazionali e una, diciamo così, a Km zero, con artisti locali o comunque artisti “amici” di Libera Mente Laboratorio di Idee, poi arrivò la chiusura totale, causa pandemia ed il resto è storia.

Inauguriamo l’ultimo appuntamento il 15 ottobre 2022, di una biennale che è durata due anni, ma questi non sono stati tempi normali per cui è già una bellissima cosa ritrovare ora questa nuova normalità. Le due mostra principali ci portano in una panoramica dello stato dell’arte in questi tempi, una vetrina sull’arte contemporanea che sono convinto, il pubblico apprezzerà sicuramente. Frequenze in superficie e Meeting in AL, con i loro diversi accenti, ci permettono di introdurre sempre più Alessandria nel circuito internazionale dell’Arte e di permettere, soprattutto agli alessandrini, di usufruirne gratuitamente. Ringrazio il curatore della manifestazione Matteo Galbiati per la sua grande competenza e professionalità, gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia nonché Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria – Asti e il suo staff per la preziosa collaborazione.”
Aggiunge Matteo Galbiati, curatore della mostra:
“Finalmente il progetto viene portato a termine e gli impegni sono stati rispettati, segno della volontà di collaborazione e della caparbia tenacia con cui si è voluto concludere il percorso iniziato. Non lasciare a metà strada i progetti, non appellarsi alla scusa della pandemia e alla crisi perdurante è un segno importante per chi opera in ambito culturale. Tutte le opere esposte sono segno del tempo presente, ma anche mezzo per avere una visione sul nostro futuro. Quella promessa che, non molto tempo fa, sembrava compromessa è, invece, per la determinazione di tutti, stata rispettata. Un arrivederci che è diventato un felicissimo ben ritrovati”.
In mostra saranno esposte poco più di una ventina di opere eterogenee che consentono un efficace spaccato sull’emotività suscettibile del coloro che ritrova un ritmo pulsante. Ogni opera ha in sé un’energia che rivoluziona lo statuto stesso di ciascun lavoro che pare in continuo farsi, infrangendo il limite dello spazio e del tempo.
In occasione dell’apertura della mostra, inoltre, Fabrizio Ferrari – noto commentatore e speaker radiofonico di RTL 102.5, invitato da Matteo Galbiati per la sua parallela, lunga, ricerca da artista visivo (una sua opera rientra in mostra) – eseguirà alle 18.30 circa “una performance vocale (la voce è il suo strumento di lavoro quotidiano) eseguita come racconto interattivo delle sfumature cromatiche con e tra le persone, in cui proprio il colore della voce darà voce al colore visivo in una narrazione emotivamente coinvolgente. L’intensità e la frequenza della sua voce faranno riverberare e risuonare nell’aria la suggestione della visionarietà dell’immaginazione che si concretizza poi nelle immagini di ogni altro artista. È l’incredibile voce dell’invisibile che si fa, così, visione colorata. Impensabile soprattutto per un artista che da bambino vedeva, per una transitoria disfunzione, solo in bianco e nero.”
Tutte le schede introduttive alle opere esposte, per un aiuto alla comprensione del pubblico, sono state redatte da Giorgia D’Andrea, Riccardo Fadini, Cornelia Ghita, Giorgia Pruneri, Giovanni Stefano Rossi e Carla Zambelli, ex-studenti nell’Anno Accademico 2019-2020 del Corso di Didattica dei Linguaggi Artistici del prof. Matteo Galbiati nel Biennio Specialistico dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.
Materiali stampa e immagini al seguente link.
con il patrocinio di: organizzazione:
con il supporto di: e con:

SCHEDA TECNICA
Titolo:
Frequenze in superficie. Frammentazione, moltiplicazione e proiezione dell’azione pittorica (mostra ufficiale della Biennale d’Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2020 – 2022)
Periodo:
15 ottobre – 27 novembre 2022 | Inaugurazione sabato 15 ottobre 2022 ore 17.00
Artisti:
Artan (Shalsi) [Albania], Vittorio Asteriti [Italia], Alessio Barchitta [Italia], Luca Bonfanti [Italia], Amanda Chiarucci [Italia], Davide Maria Coltro [Italia], Fabrizio Ferrari [Italia], Emanuela Fiorelli [Italia], Nadia Galbiati [Italia], Lev Khesin [Russia], Luca Marignoni [Italia], Donald Martiny [Stati Uniti d’America]; Paolo Minoli [Italia], Gottardo Ortelli [Italia], Paola Pezzi [Italia], Pope (Giovanni Galli) [Italia], Eva Reguzzoni [Italia], Lucrezia Roda [Italia], Camilla Rossi [Italia], Paolo Scirpa [Italia], Regine Schumann [Germania], Wolfram Ullrich [Germania]
A cura di: Matteo Galbiati
Con l’ausilio di:
Giorgia D’Andrea, Riccardo Fadini, Cornelia Ghita, Giorgia Pruneri, Giovanni Stefano Rossi, Carla Zambelli ex-studenti del corso di Didattica dei Linguaggi Artistici del prof. Matteo Galbiati – Biennio Specialistico, Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia (Anno Accademico 2019-2020)
Organizzazione:
Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, Alessandria Camera di Commercio di Alessandria – Asti
Con il supporto di:
Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia
ArteA, Milano
Arteam | Associazione Culturale, Albissola Marina (SV) Bonioni Arte, Reggio Emilia
Dep Art Gallery, Milano
Ferrarin Arte, Legnago (Verona)
Kromya Art Gallery, Verona – Lugano (Svizzera)
Lara e Rino Costa Arte Contemporanea, Valenza (AL) LC Contemporary Art, Aicurzio (MB)
Con il patrocinio di:
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Alessandria
Camera di Commercio di Alessandria – Asti
Sede:
Palazzo Monferrato

via S. Lorenzo 21, Alessandria
Orari:
sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00; chiuso da lunedì a venerdì; aperture speciali previo appuntamento e conferma
Ingresso libero
Info:
Palazzo del Monferrato +39 0131 313400 info@palazzomonferrato.it http://www.palazzomonferrato.it

Patrice AVELLA Modigliani l’amore & Paris e Prévert l’amore & Paris

Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee ha invitato

Alla presentazione dei  libri di

Patrice AVELLA

Dai  titoli

“Modigliani , l’amore & Paris ”

“Prévert, l’amore & Paris “

Venerdì 21 ottobre 2022 alle ore 18,00       presso

Il Salone dell’ex Taglieria del Pelo Fabbrica Borsalino, Via Riccardo Wagner,  n. 38 – 15121 Alessandria

 É stato presente l’Autore

Ha Moderato Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione

 Il quale ha dichiarato :

”L’associazione culturale Libera Mente Laboratorio di Idee, fin dalla sua nascita ha proposto dibattiti e presentazioni di libri.

Negli anni, con alcuni scrittori, si è creato un rapporto di amicizia e Patrice Avella è certamente uno di questi.

Con Patrice abbiamo già presentato due libri ma oltre a questo ha partecipato ad altre iniziative dell’associazione.

Oggi ci troviamo a presentare in contemporanea due libri che parlano di altrettanti grandissimi personaggi, Modigliani e Prevert, il loro legame con Parigi e il filo rosso dell’amore”

Patrizio AVELLA

Nato in Francia nel 1959, vive ormai in Maremma di fronte all’isola d’Elba a Piombino.

Journalist-food dal 2012 per la rivista di Paris La Voce, le magazine degli italiani in Francia per la rubrica Enogastronomia e Cultura.

In Francia ha avuto il Premio a Parigi del «Livre Européen et Méditérranéen» per il romanzo Rome Criminelle – tome un Caffè Sangue, nel 2012, per la categoria Roman et cinéma.

In Italia  lo stesso libro ha un diverso titolo cheè Piazza  Fontana.

In collaborazione con il cinefilo Gordiano Lupi hanno scritto diversi libri insieme Pasta e Cinema, Piombino con Gusto, La Grande Abbuffata e A Tavola con gli Appiani sempre con le Edizioni Il Foglio Letterario di Piombino.

Il libro Modigliani, l’amore e Paris ha ricevuto il prestigioso Premio “Napoli Cultural Classic 2021.

Il libro di poesie e disegni in pointillisme col titolo Réminiscences ha ricevuto il Premio “Città di Castellamare di Stabia 2022” nella regione di Napoli.

 In corso altri libri sui poeti francesi nella stessa collezione: Pasolini, l’amore e la sua Roma per l’inverno 2022, Saint-Exupéry, l’aviatore e il Piccolo Principe estate 2023, e  Baudelaire, l’amour et Paris per l’estate 2024.

Il progetto è in corso diun Giallo storico durante il periodo del Rinascimento in Toscana è in corso per la primavera 2023 col titolo Giallo Appiani.

MODIGLIANI L’AMORE E PARIS –

Patrice Avella – Edizioni Il Foglio Letterario 2021

Un libro per fare una visita romantica di Paris e Livorno dove ha vissuto Amedeo Modigliani. Storia della pittura e delle donne che hanno ispirato il mitico artista toscano,Che ha vissuto nei quartieri della “Ville Lumière”, apprezzato la gastronomia delle Brasseries di Montparnasse.

Modigliani è uno. Modigliani è indivisibile.

La sua storia comincia e finisce con lui. E anche la sua pittura. Modigliani è l’unità dell’anima. Era un peccatore rovinoso, di quelli che bruciano e tutto consumano per arrivare al centro dell’anima.

Il colore rosso era l’emanazione di questo centro: per raggiungere l’ansietà dei rossi Modigliani ha vissuto sul bruciato. Ha peccato. Ha espiato. Ha peccato ancora. Le donne erano fuoco.

La pittura era fuoco. Parigi comme Babilonia la capitale del male. La vedeva rossa come i senesi la città del demonio. E rosse le facce delle donne dai cui occhi l’anima dipartiva alitava nell’aria arrossandola.

Quando Modigliani consumo’ l’ultimo rosso mori’ …

Critico d’arte R. Carrieri – 1950

Presentazione  di

 Prévert l’amore e Paris –

Edizioni Il Foglio Letterario – 2022

Prévert per me è un compagno dalla mia infanzia. Era uno dei miei sogni nel cassetto di fare un giorno un libro sul mio amico artista geniale.

In Italia, parlando del poeta francese, sono stato sorpreso che tante persone avevano imparato almeno una delle sue poesie a scuola e ne conservavano un bel ricordo allorché io pensavo che nessuno lo conoscevo. E quando facevo ascoltare la canzone delle Foglie Morte, tanti musicisti o cantanti, o altri artisti mi dicevano che era una favolosa canzone che amavano tanto da anni.

Però nessuno conosceva la vita di Jacques Prévert, dove aveva vissuto, chi aveva frequentato come amici come Picasso, famosi fotografi come Doisneau, artisti della musica come il suo compositore Kosma, attrice e attori famosi in Francia come Yves Montand, Jean Gabin, Michèle Morgan o Arletty, poca gente sa che Prévert era un sceneggiatore dei più grandi film del cinema francese famosi come quelli del genere del neorealismo italiano con grandi registi come Jean Renoir e Carné.

Films in italiano

IL PONTE DELLE NEBBIE QUAI DES BRUMES

MENTRE PARIGI DORME  LES PORTES DE LA NUIT

AMANTI PERDUTI LES ENFANTS DU PARADIS

Dopo, sono giornalista alla rivista di Paris, LA VOCE, le magazine degli Italiani in Francia per la rubrica Storia della gastronomia, dunque in più di parlare dei quartieri di Parigi di Prévert da visitare, ho precisato anche i nomi delle famose Brasseries ancora esistente che frequentava Prévert e i famosi piatti da gustare con la loro storia come,

 per rimanere nelle CREPES le famose crêpes Suzette e la loro origine

o la celebre Zuppa alle cipolle che ha anche lei origine… FIORENTINE.

IN PIU’

Da 75 anni, tutte le generazioni dei ventenni si sono innamorati delle poesie di Prévert dal suo libro edito nel 1946 e un fatto incredibile con l’effetto di modo di ogni generazione e dell’abbandono della passione per la letture delle poesie del mondo moderno.

Jacques Prévert, uno dei poeti più amati dalle giovani generazioni di tutti i tempi, è diventato famoso perché ha saputo rendere la sua opera, poesia, testi di canzoni e sceneggiature per i film e il teatro comprensibili a tutti al punto di diventare il poeta più letto e recitato in tutto il mondo per le sue opere sull’amore. Con parole semplici ha saputo offrire la magia di questo misterioso sentimento umano: l’amore che non ha bisogno di essere imprigionato. Questo è l’amore per Jacques Prévert.

come diceva lo scrittore Boris Vian, “la mia generazione aveva solo conosciuto la guerra” Ma anche oggi la libertà del linguaggio di Prévert sarebbe importante per le nuove generazioni. Con parole di una semplicità esemplare ci avrebbe insegnato a rivoltarsi con i suoi accenti di libertà. Non è un poeta che usa parole astratte, ma ci parla come un uomo del popolo, come un uomo di luce, di sole e d’amore. Il compositore Kosma, che non parlava bene il francese, non ha avuto nessuna difficoltà ad adat-tare le sue poesie alla musica delle sue canzoni.

Ha permesso di fare passeggiare le parole di Prévert nelle sue melodie per toccarci nel più profondo dei nostri cuori, di instal-larsi all’interno di noi, della nostra mente e darci coraggio di vi-vere con la bellezza e la purezza. Purtroppo oggi come oggi nes-suno ci parla con un linguaggio come il suo, che ci aiuta a capire chi siamo e come fare per vivere felici.

Un aneddoto per farvi capire il mio amore per Prévert malgrado tutto, mi riporta negli anni della Leva nell’esercizio militare francese dei miei ventenni. Ero uno dei pochi che frequentavo la biblioteca e non è che leggevo Bakunin ma letteratura francese come Emile Zola, Victor Hugo e il loro libri che parlavano della miseria del popolo e della contestazione. Ma niente di che come rivoluzionari pericolosi. E leggevo molto le opere di Prévert. Ho potuto leggere quasi alla fine del mio periodo militare il mio dossier personale. Sono stato molto sorpreso di leggere che ero un sotto ufficiale da sorvegliare perché avevo dei sentimenti sovversivi e antimilitaristi. Non sono mai stato a venti anni come oggi appassionati dall arte militaria o della guerra come uomo, pero’ non sono mai stato pericoloso. No, la ragione della mia sorveglianza era perché leggevo il poeta Jacques Prévert in continuazione e il mio capitano mi vedeva sempre con questo libro in mano! Un libro diventa sempre più pericolo che un fucile lo sapete bene voi o no ?

Prévert è un uomo come tanti, un uomo della strada, un uomo semplice che mette un braccio sulle spalle e quel gesto è pieno d’amore: un amore casualmente incontrato, riconosciuto, vissuto, divorato. In questo libro si descriverà la relazione con famosi amici frequentati dal poeta come: il pittore Picasso, il compositore Kosma, il cantante Yves Montand o il fotografo Desneau. Ma soprattutto si parlerà, all’interno di questo libro, della relazione privilegiata che il poeta ha avuto con le donne della sua vita sentimentale, in primis, ma anche della sua vita professionale, donne artiste che hanno avuto un ruolo essenziale nella sua creazione artistica. Prévert era il paroliere dei nostri amori, dei nostri timori, del nostro modo di vivere, delle nostre scelte di vita futura. Prévert ha fatto quello che siamo ancora oggi, quello che siamo diventati tutta la nostra vita. Ci ha dato la voglia di sognare di nuovo e della bellezza. “E non volermene se ti do del tu. Io do del tu a tutti quelli che amo, anche se non li ho visti che una volta sola. Io do del tu a tutti quelli che si amano, anche se non li conosco”.


Alessandria e oltre: paesaggi di forme e colori. di Denise BISTOLFI

L’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee

ha organizzato

(nel rispetto della normativa vigente  contro la diffusione del Covid-19)

   presso

CAFFÈ ALESSANDRINO Piazza Garibaldi,  39 – Alessandria    Tel. 0131-441903

       l’inaugurazione della mostra 

Alessandria e oltre: paesaggi di forme e colori

          di Denise BISTOLFI

Venerdì 14 ottobre 2022  alle ore 15,30

          Progetto ARTE DIFFUSA

La mostra resterà esposta fino al 31 ottobre 2022

Fabrizio PRIANO

Presidente dell’Associazione Culturale  Libera Mente-Laboratorio di idee commenta:

“Con la mostra dedicata a Denise Bistolfi, proseguono gli appuntamenti del Progetto ARTE DIFFUSA, eventi dedicati all’Arte presso alcuni locali della nostra Città.

Con Denise abbiamo già avuto modo di collaborare ma ogni volta il suo modo colorato ed allegro di rappresentare luoghi noti della città mi colpisce favorevolmente. In questa mostra presenta architetture di Alessandria ma anche di altre zone con la delicatezza che contraddistingue la sua arte fatta di colore, linee geometriche e inserti floreali.”

PRESENTAZIONE: 

Le forme e i colori sono al centro dello stile artistico di Denise Bistolfi, grafica illustratrice alessandrina che sta reinterpretando luoghi urbani del presente, in modo vivace. Da sempre amante del colore e dell’eccentricità nell’arte, Denise nelle sue opere accosta architetture geometriche a linee morbide alternate a motivi floreali, ispirandosi allo stile messicano.

In questa esposizione troveremo i luoghi simbolo di Alessandria, accanto a rappresentazioni di altri territori. Ci sono: Boccadasse, la Chiesa di Frugarolo, il Museo Marengo del sobborgo di Spinetta e altre opere, alcune delle quali esposte per la prima volta e nate su richiesta di privati cittadini.

Denise, infatti, realizza illustrazioni personalizzate dei luoghi del cuore, quei posti di cui conserviamo un ricordo speciale, che possono diventare in questo modo, opere d’arte. 

Accanto alla produzione artistica, sono tanti i progetti grafici che Denise sta sviluppando per aziende e altre realtà. Ne sono un esempio, l’illustrazione creata per impreziosire una delle famose matite dell’azienda vitivinicola Pico Maccario, la copertina ideata per la rivista enologica MilleVigne, pubblicata nel numero di settembre e i materiali realizzati in occasione dell’inaugurazione della panchina gigante di Borgoratto Alessandrino

” TUTTO PUÒ ESSERE MEGLIO DI COME APPARE, SE CAMBIAMO LO SGUARDO E USIAMO LA FANTASIA “


IMMAGINE : Boccadasse.

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ALLA SCOPERTA DEGLI INCA di Elena di Gesualdo

Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee

  nel rispetto della normativa vigente  contro la diffusione del Covid-19

HA INVITATO

Alla presentazione del libro di

Elena DI GESUALDO

Dal titolo

“ALLA SCOPERTA DEGLI INCA”

Giovedì 29  settembre 2022 alle ore 18,00       presso La sede dell’Associazione , Via Pietro Nenni , 21 – (zona Cristo)  – 15121 Alessandria

I^ APPUNTAMENTO DEL PROGETTO “ GLI AMICI DI FABRIZIO “

 È Sata presente l’Autrice

Ha Moderato Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione

Il quale dichiara: “ Iniziamo un nuovo progetto che ci porterà alla scoperta di autori in modo molto intimo, all’interno di una piccola sala, con un pubblico che può arrivare al massimo a 30 persone, così da permettere di partecipare ad una presentazione con la possibilità di chiacchierare quasi come in un salotto, da qui il nome “Gli amici di Fabrizio” che vuole appunto sottolineare il modo informale di queste presentazioni.

Il primo appuntamento ci porterà a conoscere Elena Di Gesualdo con il libro  dal titolo “Alla scoperta degli Inca”.

La storia di una antichissima civiltà come protagonista darà il battesimo a questa nuova proposta culturale di Libera Mente Laboratorio di Idee.”.

Alla scoperta degli Inca

Sinossi:

    Samuele è un giovane bibliotecario, appassionato di scienza e di storia, che             abbandona la sua attività per tentare nuove esperienze. Per una concomitanza di eventi si scoprirà archeologo e inizierà un viaggio in Perù per approfondire le origini,   gli usi e i costumi di una delle più antiche civiltà precolombiane: gli Inca.

Quest’avventura gli darà la possibilità di conoscere e confrontarsi con personaggi presenti e passati, che lo aiuteranno a crescere anche interiormente

Biografia Autrice :

Elena Di Gesualdo è nata nel 1971 a Genova. All’età di quattro anni, si è trasferita in Francia, a Toulouse, dove ha iniziato la sua formazione scolastica e, adolescente, è tornata in Italia, proseguendo gli studi a Genova. Nel1995 si è laureata in Filosofia con la tesi “Politica e religione in America: un confronto tra Alexis de Tocqueville e Michel Chevalier”.

 Insegnante in un Istituto superiore di II° grado, già articolista per settimanali della OKprovincia di Alessandria, sua residenza attuale, e grande amante della letteratura, trasferisce in questa opera prima, tutta la sua passione per la storia.

CHETA MAI Terzo Appuntamento con Simone SCIAME’

il Comune di Montecastello

e L’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee

Hanno organizzato

Venerdì 9 settembre 2022   alle ore 18,00     presso

La Spianata di Sant’Antonio in Via Sant’Antonio  a Montecastello

(nel rispetto della normativa vigente  contro la diffusione del Covid-19)

L’evento del Progetto dal titolo

“CHETA MAI – III^ APPUNTAMENTO”

È intervenuto lo scrittore

Simone SCIAME’ per la presentazione del suo libro dal titolo

PANE E SABBIA  

Ha presentato e moderato Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione

È seguito aperitivo a cura della Pro Loco di Montecastello

Gianluca PENNA

 Sindaco di Montecastello commenta :

“Il progetto “Cheta Mai” in collaborazione con l’Associazione Culturale Libera Mente- Laboratorio di Idee, nasce nell’ambito di un percorso volto alla promozione del patrimonio culturale del nostro territorio. Infatti i tre appuntamenti verranno utilizzati come strumento strategico per far conoscere Montecastello, non solo a chi viene da fuori ma anche alla popolazione che lo abita. L’istituzione della Commissione Cultura, gli interventi di restauro delle scalinate, la riscoperta delle tradizioni come il traghetto sul fiume Tanaro, hanno proprio lo scopo di valorizzare le bellezze e le infinite potenzialità del nostro borgo. Il nome che si è scelto “Cheta Mai”, era  come la tradizione popolare chiamava il famoso traghetto di Montecastello, che sul fiume Tanaro ha segnato la vita di generazioni di Montecastellesi e non solo. “Cheta Mai”, ossia “Mai Fermi”, è lo spirito con cui vogliamo affrontare questo percorso culturale di apertura all’arte, alla lettura e alla conoscenza di testi e autori contemporanei.”  

Fabrizio PRIANO

Presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di idee commenta : “ Concludiamo questa prima stagione della rassegna Cheta Mai, con il giovane scrittore alessandrino Simone Sciame’ che ci presenta il suo primo libro, dal titolo “ Pane e Sabbia”.

Nella magnifica cornice della Spianata di Sant’Antonio in Via Sant’Antonio a Montecastello, dove si può chiacchierare di letteratura godendo di scorci impagabili sulla pianura sottostante.”

SIMONE SCIAME’ è nato ad Alessandria il 4 settembre 1993. Diplomato con indirizzo Dirigente di Comunità, è appassionato di letteratura, filosofia e psicologia. Ha collaborato come formatore nell’ambito dello storytelling e tecniche di comunicazione giornalistica presso un liceo psico-pedagogico della sua città.  Ha curato la rubrica di recensioni di libri “Ecce Liber” presso la testata radio-giornalistica Radio Gold.

 Dal 2018 recensisce libri sul suo profilo Instagram. Il 6 dicembre 2020 ha pubblicato la raccolta di racconti “Pane e sabbia” nata su Edizioni Open, edito da Edity.

PANE E SABBIA

Selinunte è la bellezza dimenticata dove trascorreva le estati della sua infanzia, tra i cani randagi, le opere pubbliche iniziate e mai finite, le case abbandonate e il mare. Simone, che poi sarebbe l’autore, è un mezzosangue: siciliano di origine, nato e cresciuto al Nord. Da qui comincia il viaggio introspettivo e di crescita alla volta delle tradizioni siciliane, delle differenze culturali, dei simpatici aneddoti nascosti nella vita quotidiana di un’estate selinuntina. Pane e sabbia è una raccolta di racconti che, tra ironia e nostalgia, porta a vivere il paese e tutta la vita che contiene attraverso gli occhi dell’Autore.

Pubblicato per la prima volta il 1 novembre 2020


 

 

 

 

LE NOSTRE DONNE di BICKY e Alessandro FABBRI

L’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee

organizza

(nel rispetto della normativa vigente  contro la diffusione del Covid-19)

   presso

CAFFÈ ALESSANDRINO Piazza Garibaldi,  39 – Alessandria    Tel. 0131-441903

       l’inaugurazione della mostra pittorica e fotografica

“ LE NOSTRE DONNE  ”

          di BICKY e Alessandro FABBRI

Sabato 23 luglio 2022  alle ore 10,00

          Progetto ARTE DIFFUSA

La mostra resterà esposta fino al 15 agosto 2022

Fabrizio PRIANO

Presidente dell’Associazione Culturale  Libera Mente-Laboratorio di idee commenta:

“Con la mostra dedicata ai due artisti BICKY e Alessandro FABBRI, proseguono gli appuntamenti del Progetto ARTE DIFFUSA, eventi dedicati all’Arte presso alcuni locali della nostra Città.  La mostra di BICKY e di Alessandro Fabbri è l’esposizione di due artisti che hanno già collaborato con la nostra associazione ed è per me un grande piacere ritrovarli. Il tema di questa nostra a quattro mani, che mette in dialogo i sentimenti che sprigiona il modo di dipingere la donna di BICKY con le sensazioni  emanate dalle fotografie con soggetto la donna di Alessandro Fabbri.

Ne esce una mostra di fotografie e dipinti che esaltano il volto femminile e regalano emozioni”.

LE NOSTRE DONNE

E’ una mostra che mette assieme pittura e fotografia con ugual soggetto : volto di donna interpretato in modo diverso , intimo e personale.

La donna è il soggetto su cui si può più argomentare : noi la presentiamo “senza l’uso di parole “ con la semplice immagine .

Assieme io ed Ale per la stima reciproca e per il rispetto tra due artisti che si arricchiscono nella “diversità “ di quel che fanno .

BICKY

Bicky nasce il 13 maggio 1964 al sud , tra campi di ulivi , papaveri sole e lucciole notturne ,in cima ad un colle sospeso tra cielo e terra .

Alessandria diventerà città di adozione all’età di 6anni.

Sui banchi di scuola l’incontrò con qualcosa che l’emozionerà per sempre : l’arte .

A 11 anni davanti all’immagine di Modigliani piangerà senza un perché : il linguaggio nuovo del colore toccherà la sua anima .

Gli impressionisti faranno il resto .

La sua vita di ragazza procede da prima nel campo della moda, radio ( Miss radio Montecarlo ) e televisione ma la scelta cadrà sulla concretezza della famiglia .

Accade però che quando la vita da’ un dono , questa ti viene in qualche modo a cercare .

Ecco la prima mostra nel castello di Dolceaqua.

Seguiranno Lazise, Mantova , Ferrara , Pechino , Shangai ,Milano , Biennale di Venezia , Croazia , Parigi Londra .

Il suo desiderio e qllo di farsi conoscere nel suo territorio quindi Borgoratto, Lu Monferrato ed ora Alessandria : ma è solo l’inizio .

La sua vera passione e’ il

Paesaggio : in esso son racchiuse le meraviglie della vita .

Il volto sarà una nuova scoperta molto legata ad un momento di vita intenso e pieno di emozioni a volte contrastanti .

I colori lei nn li sceglie : da autodidatta ha imparato a lasciar fare a quell’emozione legata al momento che da sola porta sulla tela quel che vuol mostrare e  Bicky sa che può fidarsi della sua anima che nn sa mentire su ciò che vive ❤️

Alessandro FABBRI

nasce a Cagliari nel 1977, vissuto sino all’età dei vent’anni, si trasferisce per esigenze lavorative nella provincia di Alessandria nel 1998 alimentando parallelamente la sua passione per l’Arte.

Astrattismo, l’informale e materico imprimono e firmano le opere di maggior rilievo del Fabbri.

Tra le esposizioni di cui in evidenza lo vediamo esporre

 all’ Asia Contemporary Art Show a Hong Kong (2015),

Biennale d’Arte di Alessandria (2015),

Artisti per il Giubileo a Roma (Anno Santo 2015),

Art fair au Carrousel du Musee du Louvre (Paris 2016),

le sue opere saranno coreografia per tutta la durata di “iSocial” format su Telecapri, Capri eventi nel 2016,

Milano nel 2016 e 2017 a cura di Giorgio Grasso,

Biennale d’Arte di Ferrara (2016),

Mantova (Capitale della Cultura 2016),

Firenze (2016),

Catalogo “Artisti Italiani” edizione 2016,

Pistoia (2017),

StudioD via della Spiga Milano (2018),

Spaziokappa32 via Kramer Milano (2018),

Arte diffusa Alessandria (2018).

Unitamente alla passione per la pittura coltiva,

sin da ragazzo e parallelamente,

l’amore per la fotografia,

concretizzando solo negli ultimi anni,

con notevoli risultati,

la visione figurativa della sua interpretazione d’Arte.

“Cosa fà di un Artista un Artista?

Generare una vita.

Riporre in qualcosa di insensato il senso,

trovare il senso al sinsenso.

Estrarre amore da un colore accanto il cui canto nota manca.

Vedere il sentiero ove mano non trova senno.

Dare il volto al pensiero ed il pensiero specchiato.

Crepiti fine d’un braciere oramai spento,

fumi arrogante d’anziana piccola e breve possa narrare il groviglio di legna

e le passioni sott’essa nel breve vivere della brace,

quanto Dio di un breve mondo veda e scorga

un alba in un cerino ed una morte in un ultima fumata esausta sù,

per quel camino di tutto il suo Creato.

Per poi abbandonarsi esausto ad una sorte non sua ma di erede guardo e riflessione.”

Alessandro Fabbri (2016)

CHETA MAI Secondo Appuntamento con Ettore PUGLISI

il Comune di Montecastello

e L’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee

INVITANO

Venerdì 22 luglio 2022   alle ore 18,00     presso

La Spianata di Sant’Antonio in Via Sant’Antonio  a Montecastello

(nel rispetto della normativa vigente  contro la diffusione del Covid-19)

All’evento del Progetto dal titolo

“CHETA MAI – II^ APPUNTAMENTO”

Interverrà lo scrittore

Ettore PUGLISI per la presentazione del suo libro dal titolo

SANGUE ROSSO PORPORA

Presenta e modera Fabrizio PRIANO Presidente dell’Associazione

Seguirà aperitivo a cura della Pro Loco di Montecastello

Gianluca PENNA

 Sindaco di Montecastello commenta :

“Il progetto “Cheta Mai” in collaborazione con l’Associazione Culturale Libera Mente- Laboratorio di Idee, nasce nell’ambito di un percorso volto alla promozione del patrimonio culturale del nostro territorio. Infatti i tre appuntamenti verranno utilizzati come strumento strategico per far conoscere Montecastello, non solo a chi viene da fuori ma anche alla popolazione che lo abita. L’istituzione della Commissione Cultura, gli interventi di restauro delle scalinate, la riscoperta delle tradizioni come il traghetto sul fiume Tanaro, hanno proprio lo scopo di valorizzare le bellezze e le infinite potenzialità del nostro borgo. Il nome che si è scelto “Cheta Mai”, era  come la tradizione popolare chiamava il famoso traghetto di Montecastello, che sul fiume Tanaro ha segnato la vita di generazioni di Montecastellesi e non solo. “Cheta Mai”, ossia “Mai Fermi”, è lo spirito con cui vogliamo affrontare questo percorso culturale di apertura all’arte, alla lettura e alla conoscenza di testi e autori contemporanei.”  

Fabrizio PRIANO

Presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di idee presenta il  nuovo progetto : “Dopo il grande successo del primo appuntamento della rassegna intitolata Cheta Mai, che ha permesso a tutti gli intervenuti di conoscere l’opera letteraria di Loredana Cella, in un luogo incantevole di Montecastello, con scorci sulla piana del Tanaro, ci avviamo al secondo appuntamento.

Lo scrittore torinese, Ettore Puglisi è un amico della nostra associazione e ci presenterà la sua seconda fatica letteraria dal titolo Sangue Rosso Porpora.

SANGUE ROSSO PORPORA

Ettore è un “parroco di montagna” che nella vita ha affrontato prove molto dure: dalla scomparsa del fratello gemello ai numerosi trasferimenti ai quali lo ha obbligato la sua missione. Quando una mattina lo raggiunge una telefonata del Santo Padre, sa che la sua vita sta per cambiare, di nuovo, e così tutta la sua vita gli passa davanti in pochi minuti: dall’infanzia nel suo paesino sulle montagne piemontesi a Torino, Roma, Parigi. A seguirlo nei suoi spostamenti e nel suo percorso spirituale ci sono sempre stati i suoi genitori e suor Anna. Loro sono stati l’ancora di salvezza anche nei momenti più bui, quando inspiegabilmente il suo mondo si è tinto del sangue e del mistero della morte. Solo raggiungendo la sua ultima meta, quella a cui il Papa lo ha destinato, potrà fare chiarezza sugli aspetti più fumosi che hanno sfiorato la sua vita: non sempre tutto è come sembra, esistono momenti in cui tutto cambia, pur restando uguale.

ETTORE PUGLISI

È nato a Torino nel 1978, è laureato in Scienze della Formazione e in Scienze Pedagogiche e ha conseguito tre master universitari. Papà di due splendide bambine. Docente di ruolo nella scuola statale è appassionato di storia. In ambito politico ha ricoperto varie cariche, da consigliere di circoscrizione e provinciale di Torino a incarichi in istituzioni pubbliche, tra cui l’ente per il diritto allo studio dove è stato nominato, nel 2010, nel consiglio d’amministrazione. Dal 2014 ricopre la carica di assessore della città di Orbassano. Come autore ha scritto  un libro di poesie “Il suono che va” e  “Il ruolo della scuola nell’unità d’Italia”.


 

IL BASTARDO è il nuovo libro di Daniela Piazza – AltreVoci Edizioni

A cura di Manuela Moschin Mi potete seguire anche nel gruppo Facebook Storie di Libri Clicca qui: Link Storie di Libri e nella pagina Facebook https://www.facebook.com/librarte.blog Buongiorno con una novità in libreria dal 10 giugno 2022. La scrittrice Daniela Piazza, celebre per i suoi intriganti e straordinari thriller storici, ci sorprende con un altro romanzo […]

IL BASTARDO è il nuovo libro di Daniela Piazza – AltreVoci Edizioni

DOPO AVER GUARDATO IL SOLE È CALATO IL SIPARIO di Alessio Barchitta presso il Castello di Casale Monferrato a cura di Matteo Galbiati

Federico Riboldi, Sindaco della Città di Casale Monferrato

Gigliola Fracchia, Assessore alla Cultura e Istruzione  hanno il piacere di annunciare la mostra 

Alessio Barchitta

Dopo aver guardato il sole è calato il sipario

a cura di 

Matteo Galbiati

dal 9 luglio al 4 settembre 2022

con presentazione e apertura ufficiale sabato 9 luglio 2022

presso il

Salone Arturo Marescalchi

Castello del Monferrato Casale Monferrato (AL)

con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Città di Casale Monferrato

nell’ambito di Castello Contemporaneo

in collaborazione con

Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee e

Arteam – Associazione Culturale

Il Salone Arturo Marescalchi, uno dei grandi ambienti espositivi del suggestivo Castello del Monferrato, con un nuovo ed inedito progetto, conferma la sua vocazione a costituirsi, per la Città di Casale Monferrato, luogo deputato alla valorizzazione dell’arte contemporanea nelle sue espressioni e ricerche più innovative, giovani, sperimentali e attuali, diventando, al contempo, momento di conoscenza e condivisione, così come possibilità di riconoscimento e affermazione per gli autori che hanno modo di presentare ad un ampio pubblico i loro metodi, linguaggi, riflessioni e poetiche.

Questa mostra è, inoltre, l’occasione, offerta dal critico d’arte e curatore Matteo Galbiati e dall’Amministrazione Comunale della Città di Casale Monferrato, unitamente all’Associazione Culturale Libera Mente Laboratorio di Idee di Alessandria, di realizzare il Premio Mostra Istituzionale– costituito proprio da un progetto espositivo inedito in uno spazio pubblico – assegnato all’artista nell’ambito della VI edizione di Arteam Cup 2020, premio promosso dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV).

Dopo aver guardato il sole è calato il sipario è una mostra che scrive, quindi, un capitolo fondamentale, non solo per la storia e l’indirizzo assunto dal Castello del Monferrato, ma anche per il giovane artista Alessio Barchitta [Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 1991] che, con questa esposizione, vede prendere forma la sua prima grande personale di taglio antologico in uno spazio pubblico italiano. Grazie alla versatilità del Salone Arturo Marescalchi, ai suoi ambienti ampi ed aperti, capaci di accogliere e garantire un percorso liberamente articolato nella fruizione delle opere, Barchitta ha scelto di collocare otto diversi cicli (di cui uno completamente inedito e realizzato appositamente per l’occasione) dei suoi lavori predisponendoli in un’unica “macchina scenica”. Senza gerarchie o cronologie prefissate, ha scelto un allestimento immersivo, ricco di stimoli che, grazie alla varietà tipologica degli esiti connotanti la sua ricerca, capace di sollecitare l’immaginazione, stimolano empaticamente la considerazione di altre verità , leggibili ben oltre la stessa estetica accattivante dei suoi lavori. 

L’artista “vuole accogliere lo sguardo del pubblico avvolgendolo in un susseguirsi libero di opere, senza traiettorie obbligate e senza costringere mai ad una rigorosa sequenza didascalica di esperienze scandite nel tempo, perché sia massimamente libera la possibilità di calarsi in un racconto che il visitatore solo saprà ulteriormente arricchire – e, forse, ultimare – con la propria esperienza. […] Con una narrativa intellettualmente raffinata e poeticamente profonda, solida e matura, Barchitta non cade nel vizio della retorica disincantata” – scrive Matteo Galbiati nel saggio critico – “perché sa muoversi con rigore negli itinerari senza frontiere della sua immaginazione. Ogni occasione è momento di pausa meditativa, istanza di raccoglimento per concentrarsi sulla possibilità di ampliare, con una estensione nuova e possibilmente più ricca – con le sfumature diverse diverse nell’esito del manufatto artistico che non si preclude mai alcuna tecnica e alcuna materiale consistenza del proprio apparire –, il proprio dettato estrico, etico, rappresentativo. […] La moralità del suo pensiero è nella franchezza con cui stabilisce un metodo, il proprio, che, senza timore di compiacersi nell’autoreferenzialità, nell’esasperazione del concettualismo sterile e asettico di alcuni suoi colleghi, diventa sistematico. La sua differente riconoscibilità è nel modo in cui, con fermezza, mantiene sicuro il timone del senso interiore di ciascuna opera che, per quanto formalmente autonoma, non si dimentica mai della coralità delle altre cui deve necessariamente accostarsi e, perché no, intonarsi.”

Tra le opere che hanno caratterizzato il suo percorso di ricerca Errante eterotopico (2017) ha un ruolo prioritario rispetto le tematiche che sono a lui care. “L’installazione è evocativa della struttura basilare della casa, è l’immagine di casa in cui tutti ci riconosciamo e che identifichiamo come spazio di vita accogliente e sicuro. La casa di Barchitta è, per , mutevole: cambia forme, consistenze e, attraverso i materiali che la compongono, diventa metafora tra presente e passato, partenza o approdo, speranza e certezze, fuga o ritorno”.

Il tema del “feticcio” consumato, dell’icona franta è oggetto Ricordi quando eravamo lI (2017), secondo capitolo dell’omonimo ciclo di lavori. Con tessuti recuperati da vecchie poltrone, vengono ricreati vessilli, bandiere di identità perdute, simboli in cui si fatica a riconoscersi. In Coordinate (2017) il colore è elemento “strappato” da vecchi casolari di campagna o da case di città abbandonati. Dismessi da tempo, loro storia di questi edifici rivive attraverso il prelievo dei loro intonaci, la cui stratificazione racconta le storie e le vicende vissute al loro interno. Barchitta le conserva restituendo loro una nuova dignità rappresentativa. Alcuni palloni da calcio sono gli elementi principali che compongono l’installazione Kick me (2019), questa, interamente realizzata con “rifiuti edili” recuperati da due torrenti del suo comune d’origine, attraverso la negazione dell’atto ludico-sportivo impossibilitato dal peso, resta un semplice atto visivo, una speculazione sulle possibilità concesse o negate. L’identità negata è tema di Non ricordo più che cosa sono (2021) in cui l’artista ritrae persone nell’intimità domestica riportandoli a fuoco su dei cuscini. I volti, le vite e le sensibilità sono poi necessariamente distorte e allontanate dall’uso dell’oggetto che riduce a decoro un frammento di esistenza peculiare e individuale.

Nel ciclo Il cane rode l’osso perché non pu  inghiottirlo (2021) Barchitta ibrida elementi lignei, provenienti da elementi di sedute, con ossa animali a ottenere una scultura fluida che si sospende in un equilibrio precario, da una parte, mentre dall’altra assume la conformazione di armi da difesa/offesa. Nell’uno e nell’altro caso riporta l’immaginario ad un tempo primordiale, oltre all’esperienza immediata che una superficiale visione tende concedere a ciascun elemento.

Con due forme diverse, ma definite dalla stessa sostanza iniziale, il chicco di mais, Pop show 2 (2022) costruisce un immaginario pop in cui il ritratto scultoreo dell’artista (la sua testa in scala reale) è rivestita di mais si sospende e confronta con una disseminazione di pop corn: se da una parte il richiamo è al cinema e al gesto di consumazione “compulsivo” agito da spettatori passivi delle vicende che sono raccontate davanti ai loro occhi, dall’altra abbiamo il ritratto si fa oggetto confondendo il personale con il virtuale, la verità con la finzione, l’azione critica con la passività cui siamo costretti dai sistemi di comunicazione e intrattenimento attuali.

Un ciclo inedito di lavori, realizzati appositamente per questa occasione, è Alcun colore preferito (2022) che, riprendendo il tema del ritratto, pone attenzione sulla consistenza della loro pelle. Questa “definita dal materiale genera la continua possibilità di attribuire un’identità altra al soggetto di partenza che, prima sempre lo stesso, ora si rivela in una moltiplicazione inattesa di sensibilità, caratterialità, espressività.

«Il Castello del Monferrato conferma di essere sempre più vetrina delle espressioni artistiche e culturali del panorama nazionale e internazionale – ha sottolineato il Sindaco Federico Riboldi – Con Castello Contemporaneo si ribadisce questa sua natura, mettendo a disposizione del giovane artista Alessio Barchitta uno degli spazi più suggestivi.»

«Con Castello Contemporaneo – ha spiegato l’Assessore Gigliola Fracchia – inauguriamo una serie di esposizioni che faranno scoprire la bellezza dell’arte espressa con tecniche e modalità inaspettate, ma assolutamente d’impatto. Tra le prime due mostre che presenteremo a luglio c’è quella di Alessio Barchitta, che per l’occasione ci onora anche di un ciclo di opere inedito. I suoi lavori ci hanno da subito affascinato e siamo certi che la stessa emozione la trasmetteranno ai sempre numerosi appassionati d’arte che visiteranno le esposizioni nei prossimi mesi.»

«Promuovere una mostra all’interno del Castello di Casale Monferrato è sempre una esperienza gratificante – ha aggiunto Fabrizio Priano, presidente Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee di Alessandria – come associazione culturale è la seconda volta che lo facciamo ed è sempre entusiasmante inserire opere di arte contemporanea in un contesto così storicamente marcato. La collaborazione con il Comune di Casale Monferrato, ed in particolare con il Sindaco Federico Riboldi e l’Assessore Gigliola Fracchia, ci ha permesso di proporre artisti molto interessanti. In questo caso concentriamo le nostre attenzioni sul giovane artista Alessio Barchitta che, grazie alla Premio assegnato nell’ambito di Arteam Cup 2020 – VI edizione, nell’ampia e ricca mostra curata da Matteo Galbiati, porta a Casale Monferrato la testimonianza e il tratto, significativi, distintivi e raffinato, della sua arte.»

Ogni suo lavoro nasce dall’acuta esigenza di offrire, attraverso i meccanismi estetici innescati dall’analisi, dal raffronto, dalla partecipazione con l’opera d’arte, una riflessione specifica su temi di stringente attualità per l’uomo contemporaneo. La logica dello scarto, della fragilità, dell’incomunicabilità, dell’isolamento, del superamento delle convenzioni, della libertà sono solo alcuni dei principi fondanti la sua ricerca che sa modularsi, in ogni frangente, con “estremo nitore e grande intelligenza esecutiva”, esito di una puntuale sensibilità, mai di circostanza, attraverso un repertorio di tecniche disparate che occorrono all’artista come necessitante strumento con cui dare “corpo e voce” al materiale della sua visione. 

Barchitta sa ricorrere ad espedienti visivi diversi che fondono linguaggi, materiali, tecniche, sperimentazioni secondo l’opportuna conformità con quanto vuole raccontare, consegnando la partecipazione ad un’opera che, per la sua esattezza introspettiva, sa accogliere nella profondità del suo animo.

Ogni lavoro “tocca sempre l’esperienza individuale attraverso un certo grado di mistero che, risolto nella sola libertà dello sguardo, è presupposto per riuscire a determinarsi nella conoscenza e nella coscienza profonde di ciascuno perché così possa diventare di tutti e a tutti appartenere”.

Nel Salone Marescalchi si susseguono opere molto varie che, di repertorio e realizzate per l’occasione, sono mezzo per accedere non solo alla poetica e all’estetica del giovane artista, i cui numerosi successi sono testimonianza del valore della sua ricerca che qui ha modo di sancire un’ulteriore e imprescindibile importante tappa, ma anche per aprire uno spiraglio di luce su noi stessi e sul nostro essere e stare nel nostro mondo e nel nostro tempo.

La mostra rientra nel palinsesto di appuntamenti di Castello Contemporaneo, il format in cui rientrano le progettualità e gli eventi di spicco legati alla cultura del contemporaneo che la Città di Casale Monferrato ospita nel Castello del Monferrato.

SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA

Titolo:

Alessio Barchitta. Dopo aver guardato il sole è calato il sipario

Artista:

Alessio Barchitta

A cura di:

Matteo Galbiati

Periodo:  

9 luglio – 4 settembre 2022

Sede:

Salone Arturo Marescalchi

Castello del Monferrato

Piazza Castello, Casale Monferrato (AL)

Orari: sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00 con ingresso libero

Con il patrocinio di:  Regione Piemonte

Provincia di Alessandria

Città di Casale Monferrato (AL)

Coordinamento generale:

Paola Casulli, Ufficio Cultura Città di Casale Monferrato

Con il supporto di:

Fabrizio Priano, presidente Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, Alessandria

Francesca Parrilla, coordinatore generale Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee,

Alessandria

In collaborazione con:

Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee, Alessandria Arteam – Associazione Culturale, Albissola Marina (SV)

Mostra-premio nell’ambito di:

Arteam Cup 2020 – VI edizione

Ufficio Stampa:

Gabriele De Giovanni, Addetto Stampa Città di Casale Monferrato

Progetto grafico: Angelo Di Matteo, Milano

Media Partner: Espoarte

Monografia:

vanillaedizioni

Info e materiali stampa:

Gabriele De Giovanni (Città di Casale Monferrato) telefono  +39 0142 444356
ufficiostampa@comune.casale-monferrato.al.it

Francesca Parrilla (Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee)

+39 338 4602521 francescaparrilla15@gmail.com

Siti di riferimento:

www.comune.casale-monferrato.al.it www.alessiobarchitta.com www.liberamentelab.it www.arteam.eu

DIDASCALIE OPERE USO STAMPA

Barchitta_01

Alessio Barchitta, Alcun colore preferito, 2022, polvere di mattone, 32x24x18 cm Courtesy l’artista

Barchitta_02

Alessio Barchitta, Alcun colore preferito, 2022, polvere di intonaco, 32x24x18 cm Courtesy l’artista

Barchitta_03

Alessio Barchitta, Alcun colore preferito, 2022, sabbia dell’Etna, 32x24x18 cm Courtesy l’artista

Barchitta_04

Alessio Barchitta, Il cane rode l’osso perché non pu  inghiottirlo, 2021, osso, legno, 73×10.5×10 cm Courtesy l’artista

Barchitta_05

Alessio Barchitta, Il cane rode l’osso perché non pu  inghiottirlo, 2021, osso, legno, 78×15.5×8 cm Courtesy l’artista

Barchitta_06

Alessio Barchitta, Non ricordo più cosa sono (Macedonia), 2021, gommapiuma incisa a fuoco, cerniera lampo, dimensioni variabili Courtesy l’artista

Barchitta_07

Alessio Barchitta, Non ricordo più cosa sono (Alessio), 2021, gommapiuma incisa a fuoco, cerniera lampo, dimensioni variabili Courtesy l’artista