
Scena sesta, ovvero l’ultima
La Cittadella, ancora notte. C’è una porta abbastanza larga, posizionata di traverso, in mezzo al palco. Soltanto la parte dove si trovano tutti gli attori è un po’ illuminata. L’altra metà è completamente buia. C’è un’enorme folla, tranquilla e in coda.
Amalia, Dino, Berta, Oreste, Eroc, due soldati, popolo.
voce di Dino: (35)
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(la gente che è in coda chiacchiera tranquilla. Alcune persone hanno portato con sé i propri animali domestici: cani, gatti, ecc. Si sentono anche i versi di alcuni: cavalli, pecore, galline. Amalia arriva, seguita da Dino e da Berta. La folla inizia ad applaudire con entusiasmo)
Amalia: ‘E arrivato il nostro giorno! (ancora applausi) Non vi spaventate per la lunghezza della coda. Non c’è altro da fare che entrare, quindi si andrà avanti abbastanza veloci. Vedo che portate anche i vostri animali. Saranno benvenuti anche loro! (la folla applaude)
Dino: Guarda il cielo. Tra un po’ è l’alba. Amalia, anche se io dovessi morire adesso, morirei felice. Ti amo!
(la prende e la bacia con passione)
Ti amoooo!
(qualcuno grida “Viva l’amore!”)
Amalia: Ti amo anch’io, amore grande!
(Berta si emoziona)
(Esce un filo di luce dalle fessure della porta)
Una donna: Guardate! Esce luce, dalla porta!
(Gran clamore. Arrivano due soldati, che si fermano davanti alla porta)
Primo soldato: Quando siete entrati tutti, entriamo anche noi.
Amalia: Non fate entrare i malintenzionati. State all’occhio.
Secondo soldato: Sarà fatto.
(si spostano di qualche passo)
Amalia. A dopo, amore mio. (bacia Dino)
A dopo, Berta (le passa la mano sul viso)
(rivolta alla folla) Ci vediamo tutti di là, nella nostra nuova casa!
(lungo applauso)
(gira la maniglia della porta, aprendola tutta. Ne esce una luce forte, quasi accecante. Quando attraversa la porta, la parte del palco in cui si trovano gli altri diventa buia, quella in cui si trova Amalia è illuminata. Sullo sfondo si vede la Cittadella coperta di neve.
Amalia si guarda intorno. Apre le braccia e fa un lungo respiro. Arrivano Oreste ed Eroc)
Eroc: Benvenuta alla Nuova Era!
Oreste: Benvenuta alla vita che inizia da capo!
Amalia: Sento come se l’aria fosse diventata improvvisamente più pulita. C’è pure la neve! E quanta ce n’è!
Oreste: Sei sullo stesso posto di prima, ma sono passati più di trecentomilla anni.
Amalia: Cosa? Dove è finito Dino, Berta e tutti gli altri?
Oreste: Arriveranno tutti, non preoccuparti. Tra un po’ saranno tutti qui. Arrivate appena in tempo di vedere la vita ripartire, dopo una breve era glaciale. È come se il mondo si fosse conservato nel congelatore. Ora dovete decidere cosa tenere ancora e cosa dovete eliminare. Il disgelo è iniziato adesso.
Amalia: Era glaciale… incredibile.
Oreste: A causa del rapido scioglimento dei ghiacciai, i mari sono diventati sempre più dolci…
Amalia: … finché i raggi solari non sono più riusciti a scaldare la terra, giacché l’acqua dolce fa da repellente. Siccome la temperatura dei mari è diventata sempre più bassa, di conseguenza anche quella dell’intera Terra si è abbassata drasticamente.
Oreste: Proprio così.
Amalia: Fu quella la causa dell’estinzione?
Eroc: Diciamo che quello fu il colpo di grazia. Il freddo glaciale arrivò di colpo, ma ormai c’erano delle guerre così spietate di cui è meglio non parlarne neanche. L’umanità era così presa da cose vili, che non riuscì a difendersi in tempo dal freddo.
Oreste: Ancora una volta una parte del vostro popolo fu messa in salvo.
Amalia: Voglio capire tutta questa faccenda! Raccontatemi tutto, vi prego!
Oreste: Hai tutte le risposte dentro la tua testa. Il tuo compito, adesso, non è dare le risposte sulla verità delle cose, bensì quella di cercare le domande giuste. Solo così capirai tutto in modo spontaneo, come è giusto che sia.
Eroc: Le regole che hai creato ci sembrano le più valide di sempre. Se non sprecate il vostro tempo a fare la guerra, se non uccidete la vostra curiosità adorando gli dèi, se mettete la ricchezza della vita dinanzi a quella dei soldi, ce la farete. E questa volta ce la farete, ne siamo fiduciosi.
Amalia: Ce la faremo.
(entra Dino, poi Berta, seguiti da tutti gli altri. Sono tutti stupiti di vedere così tanta neve. Si abbracciano tutti, si baciano, cantano, fanno festa. Eroc e Oreste escono di scena. Amalia, entusiasta, dà il benvenuto a chi sta entrando, correndo verso Dino. Si abbracciano e si baciano)
Oreste, Eroc! (guarda per terra, con un velo di tristezza) Sono andati via.
(la alzano per aria)
La prossima meta è l’Universo! L’Universo!
(clamore, poi buio e silenzio)
voce di Dino: (36)
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c FINE

Amalia.
Un’epica moderna
Riassunto:
Dopo una lunga crisi, iniziata nel 2008, e non ancora finita, ogni speranza di ripresa è quasi svanita. La storia si svolge nel 2020, ad Alessandria, in un clima sociale molto teso, a causa della mancanza di lavoro, continui fallimenti aziendali, riduzione di ogni diritto e dignità, caroviveri, assenza di idee, criminalità in aumento e totale sfiducia nella classe dirigente. A livello mondiale la situazione è ancora più drammatica: enormi esodi demografici, intensificazione delle guerre in corso, scarsità di acqua, desertificazione di vaste aree agricole.
Occorre, quindi, un eroe, capace di salvare almeno una parte della umanità, guidandola verso una Nuova Era, in cui la felicità dell’uomo è reale e consapevole. C’è bisogno di Amalia, poiché è lei la protagonista di questa svolta, ed è Oreste, un personaggio pressoché mistico, che sarà la sua guida, nonché annunciatrice delle sorti del mondo.
Racconta la storia il suo amico giornalista, Dino, che inizialmente stenta a credere a quello che sta succedendo ad Amalia.
Personaggi:
Amalia………….trentenne, portamento atletico, intelligente, sicura di se stessa, fotografa.
Dino……………..trentenne, un po’ trascurato nell’abbigliamento, carattere agitato, giornalista.
Berta…………….quarantenne, sorella di Dino, dolce e apprensiva, disoccupata.
Oreste…………..giovane, bella ed intrigante.
Eroc……………..cinquantenne, galante e affascinante.
soldati
popolo
Indice
Atto I (presentazione dei fatti)
scena I
scena II
scena III
scena IV
scena V
scena VI
Atto II (sviluppo)
scena I
scena II
scena III
scena IV
scena V
scena VI
Atto III (conclusione)
scena I
scena II
scena III
scena IV
scena V
scena VI
